Tra i comportamenti più diffusi studiati dalla finanza comportamentale troviamo la cosiddetta auto-attribuzione, ossia la tendenza degli investitori ad attribuite a loro stessi eventuali successi e ad accusare gli altri di eventuali insuccessi. Questo comportamento secondo gli esperti è dannoso perchè ci impedisce di imparare dai nostri errori, in quanto li interpretiamo come causati da altri.
Altro comportamento diffuso è la cosiddetta fallacia dell’investitore, ossia la tendenza a credere che se una certa quotazione si è mossa per tanto tempo in una direzione è probabile che a breve si muoverà nella direzione inversa. La teoria della prospettiva è invece una tendenza del tutto irrazionale che porta gli investitori a vendere troppo presto un titolo quando sale e troppo tardi quando invece scende.
E denominata lo specchietto retrovisore di Warrenn Buffett, invece, la tendenza a basare le scelte future su accadimenti passati, in questo modo la maggior parte degli investitori si ritrovano a manifestare una tendenza rialzista alla fine di una fase rialzista, quando invece bisognerebbe essere ribassisti, e viceversa.
Frequente è anche il conservatorismo, ossia la tendenza in forza della quale, una volta che ci siamo fatti un’opinione su un determinato tipo di investimento, tendiamo a sopravvalutare le opinioni e le notizie che la confermano e a sottovalutare quelle che, al contrario, la sminuiscono.
Foto@GettyImages