Al contempo l’agenzia di rating ha abbassato il target price di Saras portandolo da 2,5 a 1,85 euro, pur mantenendo il rating “overweight”.
Del downgrade soffrono entrambe le quotazioni. Sulla piazza milanese Erg cede l’1,75% a 9,825 euro mentre Saras perde lo 0,98% a 1,62 euro.
Gli analisti di Morgan Stanley, tuttavia, a parte queste due valutazioni negative, si sono mostrati ottimisti sull’intero comparto petrolifero, spiegando di prediligere soprattutto le società attive nel business dell’esplorazione e in quello della produzione, come Statoil, Afren e Tullow e nei servizi oil, come Pgs, Saipem e soprattutto Statoil.
Le preferite, tuttavia, restano Bg e Repsol, anche se non sono da trascurare Petroplus, che si fa notare grazie alla leva finanziaria e al riassetto del management, e la russa Rosneft, che secondo la banca d’affari potrebbe beneficiare della riforma fiscale.