Donald Trump, parlando di dazi, sembra aver dimenticato che l’Unione Europea sia attualmente alleata commerciale degli Stati Uniti e davanti alla reazione contraria al suo protezionismo promette nuove tasse in caso di apposizione di “barriere”.
Il punto è uno solo: l’Europa, per via della sua posizione pretende giustamente di essere esclusa dalle misure protezionistiche e lo ribadisce ancora una volta attraverso il commissario al commercio, Cecilia Malmström, che in un tweet ha ribadito la posizione dell’Ue a riguardo. Proprio nel giorno in cui a Bruxelles si è svolta la trilaterale con Usa e Giappone e vi è stato un contatto telefonico tra Donald Trump ed Emmanuel Macron, il presidente francese, sempre sullo stesso tema. Il primo insiste che per lui si tratta di una decisione “necessaria e appropriata per proteggere la sicurezza nazionale“, il secondo è intenzionato a trovare una soluzione che non metta a rischio la tenuta dell’economia del suo paese e dell’Europa. La situazione attuale è stata ben riassunta dal commissario al commercio:
Giornata di incontri a Bruxelles con il ministro giapponese Seko e il rappresentante Usa al commercio Lighthizer. Ho avuto un confronto franco con gli Usa sul serio problema dei dazi. Essendo stretto partner sulla sicurezza ed il commercio degli Usa, l’Ue deve essere esclusa dalle misure annunciate. Non c’è ancora alcuna chiarezza sull’esatta procedura Usa per l’esenzione, le discussioni proseguiranno la prossima settimana.
Il vero problema? L’ottusità in materia economica del presidente americano, che risponde senza dubbio nel modo peggiore che uno statista possa scegliere:
L’Unione europea, paesi meravigliosi che trattano gli Usa molto male sul commercio, si stanno lamentando delle tariffe su acciaio e alluminio. Se lasciano cadere le loro orribili barriere e tariffe su prodotti Usa in entrata, anche noi lasceremo cadere le nostre. Grande deficit. Altrimenti tassiamo le auto. Giusto!
E’ davvero convinto che questo protezionismo farà il bene del paese?