Il Coronavirus sta avendo un forte impatto sull’economia italiana: partendo dalle conseguenze dei problemi in territorio cinese fino ad arrivare a quelle dirette della presenza di due focolai nel nostro paese. Come reagirà l’Italia a questa emergenza?
Coronavirus e impatto mondiale
Nelle ultime ore unì’allerta in merito alle conseguenze globali dell’emergenza da Coronavirus è arrivata da Moody’s ma è chiaro da diverse settimane che un’economia così imponente come quella cinese potesse influenzare con i suoi problemi anche il resto del mondo. Componentistica, turismo: sono molteplici i collegamenti tra la Cina e gli altri paesi del mondo, soprattutto europei. Ragione per la quale, sebbene si attenda ancora di avere dati maggiori, è lecito ipotizzare che globalmente il rischio di recessione vi sia. Molto dipenderà, come sottolinea l’agenzia di rating, dalla durata dell’emergenza e dal suo espandersi: in caso di pandemia, i problemi per le economie mondiali saranno evidenti.
Già ora alcune conseguenze sono tangibili: il fermarsi di molte aziende ha portato addirittura un colosso come la Apple a rivedere le proprie stime di crescita. Quel che diventa importante, in questo momento, è dare vita a politiche specifiche che siano in grado di non vanificare gli sforzi di crescita dei Paesi: solo in questo modo sarà possibile ammortizzare per loro eventuali problematiche.
Italia a rischio recessione per Coronavirus
L’Italia, tra tutti, si trova in una situazione speciale: già debole per via di una crescita irrisoria, si sta trovando ad avere a che fare con la presenza di due focolai di Coronavirus nel proprio paese, in quelle zone che da sole rappresentano quasi un terzo del PIL italiano. Fortunatamente la maggior parte delle aziende stanno mettendo in atto delle politiche di smart working, riuscendo in parte a tenere sotto controllo un impatto che potrebbe rivelarsi problematico: ma allo stesso tempo è importante lavorare su un settore come quello turistico che solo con un reale contenimento dell’emergenza e con la fine dell’isteria alimentata dalla scarsa informazione potrà presentare segnali di miglioramento.
Secondo Moody’s nella migliore delle ipotesi l’Italia si troverà ad affrontare una stagnazione proprio per via della sua crescita di partenza molto bassa. Pur sottolineando che vi sia un momento di difficoltà, Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia, è intervenuto sostenendo che sia ancora presto per fare delle “stime serie” delle conseguenze, invitando però al contempo i paesi dell’Unione ad adottare misure anticicliche al fine di limitare i danni ed evitare la recessione. E l’Italia deve essere uno dei primi ad agire in tal senso.