Il meeting della Bank of Japan si è concluso questa mattina con diverse conferme sul fronte della politica monetaria ultraespansiva inaugurata a inizio mese dal neo-governatore Haruiko Kuroda, che ha deciso di portare avanti un piano di allentamento monetario senza precedenti per sconfiggere una volta per sempre la deflazione che morde il paese del Sol Levante ormai da 15 anni. La BoJ ha confermato l’intenzione di voler raddoppiare la base monetaria per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2% entro due anni.
La Boj continuerà a iniettare, con una frequenza mensile di 8 volte, imponenti dosi di liquidità nel sistema al ritmo di circa 70.000 miliardi di yen all’anno. La politica di quantitative easing continuerà fin quando l’inflazione non raggiungerà l’asticella del 2%, anche oltre i due anni stimati inizialmente. Stamattina è arrivato proprio il dato sull’andamento dell’inflazione in Giappone a marzo, che però non ha portato notizie positive.
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L’inflazione ha segnato un -0,5% dopo il -0,3% del mese scorso. Il dato è peggiore delle stime degli analisti finanziari, che si aspettavano un calo dell’inflazione dello 0,4%. La BoJ ha poi confermato i tassi di interesse nel range tra 0% e 0,1%, mentre sono state alzate le stime sulla crescita economica per l’anno fiscale 2013-2014 a +2,9% da +2,3%, mentre per il 2014-2015 la stima è stata aumentata a +1,4% da +0,8%.
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Sul forex lo yen ha reagito con un apprezzamento deciso nei confronti delle major currencies, soprattutto dopo il dato sull’inflazione inferiore alle attese. Il tasso di cambio dollaro/yen è sceso fino in area 98,20, mentre il cambio euro/yen ha tocccato un bottom intraday a 127,97. Dopo questa forte discesa, entrambi i cross stanno rimbalzo dai minimi di giornata.