Infatti secondo la BCE, viste le prospettive inflazionistiche future, è necessario intervenire con un aumento dei tassi.
In ogni caso le previsioni monetarie per il 2011 e per il 2012 sono discretamente ottimiste, proiezioni che evidenziano un complessivo volume monetario in ripresa, in una situazione di relativa abbondanza di liquidità.
Ricordiamo che il costo del denaro è rimasto bloccato per due anni all’1%, e solo nello scorso aprile, in seguito alla crisi finanziaria del biennio 2008-2009, si è deciso di innalzare i tassi di un quarto di punto, portandoli all’1.25%. Quindi a luglio si dovrebbe avere un rialzo di un ulteriore 0,25%, portando i tassi di riferimento all’1,5%.
Gli analisti prevedono che entro la fine dell’anno ci possa essere un ulteriore aumento dei tassi, portando il costo del denaro all’1,75%, ma la BCE comunica che in questa situazione finanziaria globale, non può essere stabilita una previsione a medio termine.
Nel frattempo è stato confermato un altro pacchetto di aiuti per la Grecia, dopo i già 110 milardi elargiti, oltre un aiuto per altri tre mesi, per quanto riguarda la liquidità monetaria, delle banche in difficoltà.