La Banca Centrale Europea ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse nell’area euro sui minimi storici allo 0,75%. Sono ormai tre mesi che la BCE non modifica il costo del denaro nella zona euro. Oltre al tasso sulle operazioni di rifinanziamento, restano invariati anche il tasso sugli impieghi (1,5%) e quello sui depositi (0%). La decisione è arrivata alle ore 13,45 al termine del Consiglio direttivo che si è svolto a Lubiana, in Slovenia.
La decisione di non modificare il livello dei tassi nella zona euro è perfettamente in linea con le stime degli analisti finanziari, che nella stragrande maggioranza dei casi prevedono un taglio dei tassi fino allo 0,5% solo a partire dal primo trimestre del 2013. Da qualche tempo, però, l’attenzione dei mercati è rivolta alle misure di politica monetaria anti-convenzionale che la BCE ha deciso di adottare per evitare ulteriori tensioni sui debiti sovrani dei paesi periferici.
Lo scorso 6 settembre è stato annunciato il nuovo piano di acquisti illimitati di titoli di stato, chiamato Omt, che è riuscito finora ha riconquistare la fiducia degli investitori e a sostenere l’euro sui mercati valutari. Resta ancora da sciogliere il nodo relativo al salvataggio della Spagna, che nonostante i gravi problemi finanziari continua a prendere tempo prima di chiedere gli aiuti all’Unione europea.
Intanto, alle ore 14,30 prende il via la conferenza stampa di Mario Draghi, numero uno dell’Eurotower. Sul mercato delle valute il tasso di cambio euro/dollaro quota in area 1,2960, mentre euro/yen poco sotto 102. Alle ore 13 anche la Bank of England aveva comunicato le proprie decisioni sui tassi, rimasti fermi sui minimi storici dello 0,5%. Nessuna novità nemmeno dal piano di quantitative easing, che resta invariato a 375 miliardi di pound.