Aumento di capitale Unicredit negato da Ghizzoni

Il presidente di Unicredit, Federico Ghizzoni, mentre si trovava a Praga per l’inaugurazione della nuova filiale della banca Unicredit nella stazione centrale della città, ha risposto ad alcune domande e richieste di chiarimenti formulate dai giornalisti presenti sul posto, tra le quali non poteva ovviamente mancare la richiesta di delucidazioni in merito ad un eventuale aumento di capitale, dopo l’aumento di capitale Ubi Banca e l’aumento di capitale Intesa Sanpaolo.

A riguardo Gizzoni ha escluso una possibile ricapitalizzazione della banca, spiegando che le previsioni fatte tenendo conto dei dati attuali vedono a gennaio 2013 un common equity dell’8,4%, ossia ad un livello compatibile con i requisiti patrimoniali di Basilea 3.


Queste previsioni, dunque, consentono alla banca di godere di una certa tranquillità e di far slittare alla fine dell’anno eventuali decisioni volte a rafforzare la struttura patrimoniale del gruppo qualora dovessero rivelarsi necessarie alla luce di un eventuale mutamento della situazione o delle previsioni future.

Tra i temi caldi sottoposti all’attenzione di Ghizzoni figura anche l’ipotesi di revisione del patto di Mediobanca e la vicenda Parmalat. In relazione al primo quesito il manager ha spiegato che una verifica al patto va senza dubbio fatta ma allo stesso tempo ha chiarito che è ancora troppo presto per dire quale sarà l’esito. Sulla vicenda Parmalat, invece, Ghizzoni ha confermato che parteciperà al progetto di una cordata italiana e di essere al lavoro per individuare degli investitori industriali e finanziari con cui dar vita ad un’operazione di mercato.

Stamani in tarda mattinata la quotazione Unicredit segna una flessione dello 0,47% a 1,704 euro.