Elliott Management vince la battaglia per il controllo di Telecom contro Vivendi: il fondo si è infatti assicurato la maggioranza dei posti nel consiglio di amministrazione . Una posizione ottenuta anche grazie all’entrata in campo di Cassa Depositi e Prestiti.
Il cui appoggio non è da sottovalutare: alcuni parlano di una sorta di accerchiamento da parte degli americani. La verità è che l’amministrazione di Telecom da parte di Vivendi non era più gradita a buona parte dei piccoli e grandi investitori che hanno visto nel fondo americano e nella loro lista di consiglieri indipendenti un modo di uscire dall’empasse nella quale erano entrati. Non solo: anche i partiti politici hanno mostrato di gradire questo cambiamento, soprattutto ora che internazionalmente la condizione personale di Vincent Bolloré si è aggravata penalmente.
E’ vero però che ora alle parole dovranno seguire i fatti: il fondo americano dovrà dimostrare di saper gestire tutto senza problemi e quindi portare avanti il piano che gli è valso il supporto dei votanti, ovvero la separazione della rete, il dimezzamento del debito e l’elargizione di un dividendo. Amos Genish, in linea teorica, verrà confermato al suo posto (a meno di azioni personali di abbandono, N.d.R.) mentre per la presidenza appare al momento probabile l’elezione di un manager di lungo corso come Fulvio Conti.
L’amministrazione Vivendi in Telecom ha portato il titolo a perdere in Borsa in questi tre anni. Sarà interessante verificare se il cambio di comando e strategie sarà in grado di modificare questa situazione: quali saranno le deleghe distribuite domani?