La crescita del comparto, dunque, risulta strettamente legata allo sviluppo delle economie emergenti, in particolare al riguardo gli esperti sottolineano le prospettive di crescita della Cina nel corso dei prossimi cinque anni, quando il Paese dovrebbe strappare al Giappone il secondo posto tra i paesi più ricchi al mondo.
Gli acquisti dei cinesi costituiscono all’incirca il 30% delle vendite totali all’interno del comparto del lusso, gran parte dei quali vengono effettuati durante viaggi in Europa o a Hong Kong. Oltre ai cinesi, forniscono un importante contributo alla crescita del settore anche i consumatori del Brasile, della Russia e del Medio Oriente, i cui acquisti crescono di pari passo con l’aumento dei redditi disponibili.
Oltre alla prospettata crescita nel corso dei prossimi anni, l’investimento nel settore del lusso si prospetta favorevole anche in considerazione della solidità finanziaria e della stabilità delle società che vi operano. Basti pensare che queste sono le uniche a non aver risentito della crisi nel corso degli ultimi anni, quelle che mentre i mercati finanziari erano messi in ginocchio dalla perdita di fiducia degli investitori e dall’eccessiva volatilità hanno presentato delle Ipo che si sono rivelate un successo. Gli esempi sono Prada, Salvatore Ferragamo e Brunello Cucinelli.