Gli esperti della banca d’affari statunitense prevedono infatti che la domanda di oro fisico si manterrà su livelli sostenuti anche nel corso della restante parte dell’anno, del resto i dati economici e quelli relativi all’occupazione diffusi nel corso delle ultime settimane si sono rivelati piuttosto deludenti, inoltre si prevede che le elezioni in Europa influenzeranno negativamente l’andamento della moneta unica nei confronti delle principali valute di riferimento.
Il momento cruciale per il prezzo dell’oro, secondo gli esperti di Goldman Sachs, dovrebbe essere la seconda parte di giugno, quando verranno avviate importanti discussioni politiche sia in Europa che negli Stati Uniti. Il 19 e il 20 del mese si terrà infatti il meeting del FOMC, l’organismo di politica monetaria della Federal Reserve, mentre il 28 e il 29 dello stesso mese ci sarà il summit europeo sul patto di crescita.
Le previsioni fornite da Goldman Sachs, tuttavia, contrastano con quelle di altre importanti banche d’affari, che hanno invece deciso di tagliare le previsioni precedentemente fornite. Tra questi figurano gli esperti di UBS, Bank of America Merrill Lynch e Barclays. Quest’ultima, in particolare, la scorsa settimana ha portato le previsioni sul prezzo medio del metallo giallo a a 1.716 dollari all’oncia.
Parere del tutto opposto arriva invece da Warren Buffet, che ricordiamo nel corso dell’assemblea annuale della Berkshire Hathaway ha ribadito di non considerare l’oro un investimento conveniente (leggi “Investimenti in oro sconsigliati da Warren Buffett“)