Secondo gli esperti della banca d’affari statunitense, infatti, si stanno concretizzando dei seri rischi al ribasso per il metallo giallo, il cui prezzo dovrebbe calare a mano a mano che la ripresa americana si rafforzerà.
Pertanto, Goldman Sachs ha tagliato la sua previsione a 3 mesi dello 0,8% a 1.825 dollari all’oncia, quella a 6 mesi del 7% a 1.805 dollari all’oncia e quella a 12 mesi del 7,2% a 1.800 dollari all’oncia. Per il 2014, inoltre, è atteso un ulteriore calo con un prezzo medio dell’oro a 1.750 dollari all’oncia.
Nel suo report, la banca d’affari USA ha osservato che l’outlook dell’oro dipende sostanzialmente da due forze opposte, ovvero da una parte il progressivo allentamento monetario da parte della Federal Reserve e dall’altra il gradule aumento dei tassi d’interesse reali negli USA a fronte della graduale ripresa economica.
Secondo Goldman Sachs, tuttavia, sarà principalmente il miglioramento delle prospettive dell’economia statunitense a determinare l’andamento del prezzo del metallo giallo, che influirà pertanto più di un’ulteriore espansione del bilancio della Federal Reserve, con il ciclo del prezzo che subirà quindi un’inversione di tendenza nel corso del 2013.