Ad esserne certi sono la maggior parte degli analisti, i quali sottolineando come i dati storici in nostro possesso evidenziano che durante le fasi economiche più difficili i paesi emergenti sono sempre riusciti a mettere a segno un recupero rapido ed efficace.
► INVESTIRE SFRUTTANDO L’INSTABILITÀ DEI MERCATI
Una crescita significativa è attesa soprattutto in Asia (fatta eccezione per l’area del Pacifico e il Giappone) dove, nonostante la volatilità continuerà ad essere presente per via dell’influenza derivante dai paesi sviluppati, la visione è senza dubbio positiva soprattutto alla luce dello scarso livello di indebitamento e delle previsioni di crescita dei consumi e degli investimenti interni.
► COME INVESTIRE IN CASO DI RECESSIONE
Gli esperti prevedono inoltre che l’inflazione sarà validamente contrastata dalle politiche monetarie espansive messe in atto dai vari governi. Ne deriva quindi una visione positiva su tutti gli asset di questi paesi, siano essi azioni, obbligazioni o valute.
Altra area che secondo gli esperti merita di essere presa in considerazione è quella dell’America del Sud, dove si stima un Pil in crescita del 3-4% circa.
Nonostante questo, tuttavia, alcuni esperti mettono in guardia gli investitori e consigliano di ponderare bene gli investimenti nei paesi emergenti, sottolineando come questi non siano tutti uguali. I Bric (Brasile, Russia, India e Cina), ad esempio, nel 2011 hanno realizzato delle performance in calo proprio come quelle registrate dai pesi occidentali in difficoltà.