
Per evitare rischi derivanti da un eventuale calo della moneta unica europea, dunque, bisogna includere nel proprio portafoglio titoli emessi in valute diverse dall’euro, tra cui dollari, franchi svizzeri e valute dei paesi nordici.
Per evitare rischi derivanti da un eventuale calo della moneta unica europea, dunque, bisogna includere nel proprio portafoglio titoli emessi in valute diverse dall’euro, tra cui dollari, franchi svizzeri e valute dei paesi nordici.
La diversificazione, inoltre, consente di seguire i consigli di più esperti. Alcuni di questi, infatti, ritengono che una buona idea sia quella di depositare buona parte dei propri risparmi preso conti deposito che, sebbene riconoscano dei rendimenti piuttosto esigui, consentono di avere sufficiente liquidità a disposizione per poter cogliere eventuali opportunità di investimento.
Basti pensare che le richieste degli investitori in questo periodo sono di una portata tale da aver “costretto” numerose banche ad aprire caveau che erano ormai chiusi dagli anni ’90, una corsa che venerdì scorso ha portato il prezzo del metallo giallo al nuovo massimo di 1.320,0 dollari l’oncia.
Ma il metallo giallo non è l’unico tipo di investimento che promette grandi profitti, secondo gli esperti non è affatto da trascurare la possibilità di investire in argento e in platino, così come pure nei prodotti agricoli. L’esempio più eclatante a riguardo arriva dal grano, basti pensare che da inizio anno il prezzo dell’oro ha registrato una crescita complessiva del 18%, quello del grano addirittura del 40%.
Uno dei tanti modi utilizzati per far fronte a questi enormi finanziamenti da parte degli stati è stampare molta moneta emettendo titoli di debito pubblico, che dovrebbe aumentare il riavvio dell’inflazione, cosi da poter indurre la svalutazione del dollaro.
Come sempre il primo punto da seguire è di essere sempre cauti con gli investimenti, infatti e meglio sempre aspettare una caduta del prezzo quando un bene come le materie prime ha fatto una salita notevole.
Pensate ha chi ha acquistato petrolio nel 2008 massimi storici di dollari al barile, 175 dollari circa, oggi ne sta risentendo, infatti nel giro di due anni ha avuto una perdita intorno ai 100 dollari, che corrispondeva ai 125 dollari del 2009 di perdita.
L’oro ha avuto una stagione di rialzo avvenuta durante gli anni settanta con il valore del oro a quota 824 dollari l’oncia, a spingerlo in alto era stata una serie di fattori tra cui l’inflazione elevata, con inflazione a doppie cifre, il caro petrolio che era arrivato alle stelle, siccome i paesi arabi avevano messo un embargo contro gli stati che davano supporto a quello d’Israele.
<div align="justify">Investire in materie prime potrebbe essere un modo per diversificare i rischi del proprio portafoglio, questa è una strategia da molto usata da molti investitori,una piccola parte dei fondi comuni americani è già diversificata in materie prime.
Questa strategia è utilizzata dai college americani per finanziarsi, visto che rispetto alle nostre università sono private e si finanziano tramite la gestione del patrimonio.
Una parte dei portafogli dei fondi comuni americani è composta da beni reali o detti d’investimento, tra cui le materie prime, siccome il propio valore è indifferente dal valore delle borse, mentre sono una sicurezza in fatto di perdita di capitale.
Le materie prime sono tutti quei materiali che servono a produrre nuovi beni tramite l’utilizzo di opportune lavorazioni e processi industriali che permettono di ottenere il prodotto finale.
Le materie prime principali quotate nel Forex sono:
–Il petrolio che in questo periodo sta facendo oscillando tra i 70 e i 75 dollari al barile;
-L’oro che sta facendo valori tra i 1100 e i 1300 dollari all’oncia;
-Il platino che sta attestando su valori intorno ai 1400 e i 1600 dollari l’oncia;
-Il palladio che si attesta tra i 400 e i 550 dollari all’oncia;
-L’argento che si attesta tra i 17 e i 18,5 dollari all’oncia;
-il rame che viene tra i 3 e i 5 dollari per libbra.
Le previsioni sull’arte antica sono sempre molto chiare, invece sull’arte moderna sono molto meno prevedibile, per l’arte antica ci sarà un forte interesse da parte di collezionisti e musei.