Previsioni paesi emergenti 2011

I paesi emergenti rappresentano ormai il nuovo sogno americano sia delle aziende che degli investitori. La maggior parte delle imprese che operano in questi mercati, infatti, ha patito meno gli effetti della crisi e quelli della conseguente recessione, inoltre le previsioni ottimiste degli analisti relative alla crescita di questi paesi per i prossimi mesi rendono i mercati dei paesi emergenti un investimento appetibile in un periodo di forte instabilità come quello attuale.

La maggior parte dei gestori e degli economisti, infatti, sono concordi nel ritenere che per le economie emergenti anche il 2011 sarà un anno più che positivo.

Psicologia del trading

Per diventare un trader di successo non basta avere sufficienti competenze in materia ed essere costantemente aggiornati sulle ultimissime notizie economiche e finanziarie ma occorre anche avere tanto coraggio e soprattutto nervi saldi, due caratteristiche che non possono mancare in quanto assolutamente indispensabili.

Non è affatto semplice, infatti, riuscire a mantenere la calma nel momento in cui i propri guadagni sono a serio rischio, è davvero difficile riuscire a non provare ansia e paura, motivo per il quale si tratta di un mestiere off limits per tutte le persone eccessivamente emotive.

Investire con un piano di accumulo a rate

Il livello relativamente basso delle quotazioni dei titoli azionari rende l’attuale situazione finanziaria particolarmente favorevole per un cosiddetto Pac, ossia un piano di accumulo a rate, una forma di investimento a lungo termine che ha come obiettivo la costruzione di un capitale investendo in azioni piccole somme di denaro ogni mese per un tot di anni.

La congiuntura più favorevole per iniziare un investimento di questo tipo si è verificata due anni fa, quando i mercati hanno raggiunto livelli minimi, tuttavia anche quella attuale è una situazione favorevole in quanto le quotazioni non sono ancora troppo elevate.

Google vende libri

Google Inc ( NASDAQ : GOOG) ha iniziato a vendere libri digitali questo inizio settimana, intensificando così la concorrenza con Amazon.com Inc ( AMZN : 175,35, -0,27, -0,15% ) e Apple Inc. ( AAPL : 320,57, 3,37, 1,06% ) spingendosi così nel mercato dell’e-commerce.

La nuova libreria online chiamata Google eBook, dispone di 3 milioni di titoli appena rilasciati che il consumatore può memorizzare in una libreria personale online gestiti da Google e quindi leggere su qualsiasi dispositivo.

Composizione portafoglio per investire nei titoli di Stato

Alla luce della crisi del debito sovrano causata dall’elevato deficit di alcuni paesi europei, costretti a ricorrere agli aiuti da parte dell’Unione europea e del Fondo Monetario Internazionale, gli esperti si mostrano concordi nel ritenere che in un periodo incerto e difficile come quello attuale è d’obbligo investire diversificano il proprio portafoglio di investimenti.

In attesa che la situazione generale torni ad essere sufficientemente stabile da consentire previsioni sufficientemente attendibili almeno in relazione al breve periodo, chi intende puntare i propri risparmi sui titoli di Stato deve stare ben attendo ad operare un’attenta diversificazione.

Investire in azioni durante la crisi europea

Nel contesto della crisi del debito sovrano che ha colpito l’Europa le azioni sono considerate più sicure dei titoli di Stato di diversi paesi europei, tuttavia bisogna considerare anche che esse sono molto più rischiose, soprattutte se confrontate con i titoli di paesi come Francia e Germania.

Ad un maggiore rischio, tuttavia, è comunque connesso un potenziale rendimento decisamente maggiore rispetto ai titoli di Stato che, sempre tenendo come riferimento paesi come Germania e Francia, offrono una cedola lievemente superiore al 2%.

Investire nei titoli di Stato durante la crisi del debito sovrano

La debolezza della moneta unica europea causata principalmente dalla crisi del debito sovrano che ha colpito alcuni paesi europei, induce gli investitori ad indirizzare il proprio denaro verso tipologie di investimento considerate più sicure, scegliendo di investire nel mattone oppure di investire nelle valute rifugio.

Ma come si comportano i titoli di Stato in questo particolare periodo storico? Secondo la maggior parte degli esperti i possessori dei titoli di Stato non dovrebbero trarre svantaggi dalla debolezza dell’euro, a meno che non si vada a verificare una svalutazione eccezionale, ma si tratta di uno scenario che non rientra nelle previsioni degli analisti.

Investire nelle valute rifugio

Nonostante il piano di salvataggio dell’Irlanda è stato approvato dall’Unione europea, la debolezza dell’euro persiste e la volatilità del cambio probabilmente rimarrà elevata anche nel corso dei prossimi mesi, soprattutto per via dell’elevato rischio che ben presto anche il Portogallo sarà costretto a ricorrere agli aiuti dell’Ue.

Per questo motivo, dunque, in questi periodi di incertezza gli investitori preferiscono puntare sulle cosiddette valute rifugio, che a prescindere dai loro rendimenti rappresentano un porto sicuro per investire i propri soldi.

Rendimenti elevati investendo in obbligazioni

L’elevata probabilità che i tassi di interesse non subiscano a breve un elevato rialzo porta gli esperti a considerare piuttosto conveniente il settore del reddito fisso, in cui rientrano obbligazioni governative e emissioni societarie.

Questa tipologia di investimento, infatti, promette rendimenti medi annui che, con un attenta diversificazione del proprio portafoglio di investimenti, possono arrivare nel prossimi 4-5 anni a raggiungere il 3,5%, una performance considerata non proprio eccezionale ma che rappresenta circa il doppio rispetto al tasso di inflazione corrente, pari all’1,7%.

Su quali aziende puntare per investire negli emergenti

Il tasso di crescita dei paesi emergenti e le previsioni per i prossimi mesi hanno portato gli esperti a consigliare di includere nel proprio portafoglio di investimenti anche titoli di società occidentali che fatturano nelle cosiddette nuove economie.

A riguardo Morgan Stanley ha indicato alcune tra le più importanti multinazionali che, in base all’attenta analisi degli analisti, riusciranno a trarre i maggiori benefici dai rapporti economici con la Cina.