Investire in obbligazioni durante l’inflazione

Ai fini della composizione del portafoglio obbligazionario l’inflazione rappresenta un fattore piuttosto importante, soprattutto in un momento come questo e in cui le aspettative di ulteriori rialzi del prezzo del denaro sono piuttosto concrete.

Il rialzo dei prezzi, dunque, rappresenta un fattore da tenere in considerazione nella scelta delle obbligazioni da includere nel proprio portafoglio. A riguardo, in particolare, occorre distinguere a seconda delle previsioni di crescita dei prezzi, distinguendo tra un’ipotesi di crescita moderata e un’ipotesi di crescita elevata.

Teoria di Dow e analisi tecnica

Al giornalista statunitense Charles Dow il mondo economico e finanziario deve davvero molto. Dow, infatti, è il fondatore del Wall Street Journal, ossia uno dei più importanti quotidiani finanziari di tutto il mondo, nonchè l’inventore del Dow Jones, ovvero il più noto indice azionario della Borsa di New York.

A lui, inoltre, si devono i principi base dell’analisi tecnica, meglio conosciuti come la teoria di Dow. Tali principi, in particolare, altro non sono che una serie di osservazioni sui comportamenti dei mercati finanziari che il giornalista espresse mediante una serie di articoli pubblicati sul Wall Street Journal e che successivamente furono raccolti da Robert Rhea, che nel 1932 pubblicò Dow Theory.

Come individuare i dividendi più alti

La maggior parte delle persone che sono solite investire in Borsa, o giocare in Borsa come si usa spesso dire, al fine di individuare i titoli azionari su cui puntare analizzano principalmente il dividend yield, ovvero il rapporto dividendo/prezzo che corrisponde all’ultimo dividendo per azione distribuito agli azionisti e al prezzo di chiusura dell’anno dell’azione.

Si tratta di una pratica molto diffusa non solo tra i piccoli investitori ma anche tra gli investitori professionisti, compresi molti tra i fondi di investimento tradizionali. Stuart Rhodes, meglio conosciuto come il gestore del fondo M&G Global Dividend, ha però mostrato alcune perplessità in merito a questa metologia.

Regole di Gann

Le regole di Gann sono un insieme di regole comportamentali formulate da William Delbert Gann, un economista statunitense divenuto famoso per la sua elevata capacità di prevede i movimenti del mercato finanziario e quindi di riuscire sempre ad ottenere delle cospicue remunerazioni dai suoi investimenti.

Basti pensare che un reporter di una famosa rivista finanziaria nel 1909 seguì 250 delle sue operazioni di Borsa e attestò che il 92,3% di queste risultarono vincenti, un risultato incredibile che Gann diceva di riuscire ad ottenere mediante metodi che a suo dire traevano ispirazione dalla Bibbia e in particolare da una frase tratta dallo stesso libro sacro e secondo cui quello che è già accaduto prima o poi accadrà di nuovo.

Composizione portafoglio obbligazionario

Gli investitori che intendono puntare i propri risparmi sul mercato delle obbligazioni si ritrovano a dover scegliere tra emissioni governative e bond societari, una scelta che deve essere basata sulla propensione al rischio del risparmiatore e sul valore complessivo del patrimonio.

In entrambi i casi esiste una propensione a rischio, la stessa che caratterizza tutti gli investimenti. A seconda della composizione del portafoglio obbligazionario, tuttavia, la propensione al rischio può essere alta, media o bassa.

Andamento quotazioni commodities

Chi ha seguito il consiglio di Jim Rogers e ha scelto di investire nelle commodities ha senza dubbio seguito la strada giusta. Superata la recessione, infatti, le quotazioni legate al petrolio, all’oro e ai prodotti agricoli sono tornate a crescere in maniera esponenziale.

Ma cosa accadrà nel corso dei prossimi anni? Secondo il co-fondatore di Quantum Fund le commodities si riveleranno l’investimento vincente anche nel corso dei prossimi anni. Questa previsione secondo Rogers vale soprattutto per i prodotti agricoli, le cui quotazioni a suo avviso continueranno a crescere nel corso del prossimo decennio, pur passando per diverse fasi di assestamento.

Settori su cui investire con il rialzo dei tassi

Il progressivo rialzo dei tassi di interesse iniziato lo scorso 7 aprile avrà un effetto positivo sulle Borse europee. Ad esserne convinti sono la maggior parte degli analisti, che evidenziano come nelle cinque precedenti fasi di rialzo dei tassi di interesse le Borse abbiano registrato un significativo apprezzamento sin dal primo ritocco all’insù effettuato dalla Banca centrale.

La situazione attuale, tuttavia, presenta delle differenze rispetto alle precedenti fase storiche caratterizzate da un analogo rialzo dei tassi di interesse.

Migliori fondi azionari 2010

Anche quest’anno gli analisti di Morningstar hanno individuato i migliori fondi che grazie ai loro prodotti hanno realizzato le migliori performance e che quindi riceveranno un riconoscimento nel corso dell’It Forum in programma di Rimini.

La valutazione effettuata, tuttavia, ha buona memoria e un occhio attento al futuro. I vincitori, infatti, verranno individuati tenendo conto delle performance realizzate negli ultimi tre-cinque anni e delle prospettive future, in altre parole i fondi per essere premiati oltre ad essersi distinti in passato dovranno avere anche delle ottime chance di distinguersi in futuro.

Differenza tra azioni e obbligazioni

Le azioni e le obbligazioni sono due diverse tipologie di investimenti. Acquistando delle azioni, infatti, si diventa titolari di quote che rappresentano parti del capitale sociale e che quindi esprimono la misura della partecipazione del soggetto. Acquistando un’obbligazione, invece, si presta del capitale ad una società per un periodo di tempo determinato, durante il quale vengono percepiti degli interessi.

Quando si acquista un’azione si scegli di partecipare sia agli utili che alle perdite della società stessa, motivo per il quale le azioni rappresentano dei titoli a reddito variabile. La remunerazione degli azionisti corrisponde al dividendo proposto dal Consiglio di amministrazione e approvato dall’assemblea degli azionisti.

Differenza tra azioni ordinarie e azioni di risparmio

Le azioni di risparmio sono delle azioni particolari che, rispetto a quelle ordinarie, prevedono a favore del titolare il diritto ad ottenere il pagamento di un dividendo maggiore rispetto a quello riconosciuto alle azioni ordinarie. Per contro, tuttavia, i titolari delle azioni di risparmio non godono del diritto di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie.

Queste, dunque, sono le due sostanziali differenze tra le azioni ordinarie e le azioni di risparmio, caratteristiche diverse che fanno di queste ultime uno strumento a cui ricorrono soprattutto i risparmiatori, ossia coloro che mirano ad ottenere un buon rendimento sul capitale investito e che non hanno alcun interesse ad intervenire nella gestione della società.