Il bene rifugio rimane l’oro

La crisi finanziaria sta colpendo tutto il mondo e solo nella giornata di ieri sono stati bruciati parecchi miliardi di euro dal vecchio al nuovo continente. La Borsa Italiana ha dovuto persino annunciare un black-out causato con molta probabilità dalle eccessive vendite che hanno portato Piazza Affari a chiudere con un pesante -5,16%.

Il blocco in borsa è avvenuto alle ore 17, quando da circa un’ora e mezza la borsa di Wall Street perdeva in apertura già l’1,46%, nello stesso momento la Borsa Italiana aveva annunciato il blocco del calcolo sull’indice FTSE MIB di Milano.

WeBank rimborso bollo deposito titoli

Dopo l’approvazione della manovra finanziaria 2011, che tra le varie novità prevede anche un aumento del costo del bollo sul dossier titoli, la maggior parte degli investitori interessanti dall’aumento si sono messi alla ricerca di un modo per eliminare o ridurre il bollo sul dossier titoli.

In loro soccorso è arrivata WeBank, la banca online del Gruppo Bipiemme che, per venire incontro alla esigenze degli investitori e al tempo stesso cercare di incrementare il numero dei suoi clienti, ha lanciato una nuova offerta che prevede il rimborso del costo del bollo per il periodo che va dal secondo semestre 2011 e fino a tutto il 2013.

Investire puntando sui dividendi

In periodi di instabilità finanziaria non è affatto cosa semplice scegliere le azioni sui cui investire, soprattutto perché il continuo saliscendi non consente di effettuare una valutazione sufficientemente attendibile del trend di una determinata quotazione.

In questo periodo, dunque, può risultare utile investire seguendo una tecnica che nella maggior parte dei casi si rivela un’ottima strategia di investimento, ovvero quella di scegliere i titoli azionari su cui investire in base alle previsioni sui dividendi.

Come eliminare o ridurre il bollo sul dossier titoli

L’aumento del costo del bollo sul dossier titoli previsto dalla manovra finanziaria 2011 rischia di rallentare non poco gli investimenti in azioni e obbligazioni. Sono già diversi, infatti, gli investitori che stanno valutando la possibilità di optare per forme alternative di investimento, dal momento che l’aumento del costo del bollo in alcuni casi va ad eliminare completamente la convenienza di determinate tipologie di investimenti.

Secondo una recente indagine, infatti, in caso di portafogli a basso rischio può capitare che il costo del bollo vada ad annullare completamente i profitti.

Errori da evitare investendo in momenti di crisi

Investire i propri risparmi e riuscire ad ottenere una remunerazione soddisfacente non è affatto cosa semplice, specie se si decide di investire in periodi di crisi e di instabilità dei mercati finanziari. In contesti del genere, infatti, è opportuno procedere con estrema cautela e valutare attentamente ogni singola mossa, nonchè evitare una serie di errori comuni che vengono spesso commessi dalle persone che decidono di investire i loro soldi nonostante il difficile contesto economico e finanziario.

Gli errori più comuni che si commettono in questi casi vengono elencati da Panorama Economy, che mette in guardia gli investitori da alcune delle più frequenti banalità che si dicono in questi casi.

Investire nei diamanti

In momenti di instabilità dei mercati finanziari gli investitori sono soliti investire nei cosiddetti beni rifugio. Tra questi figura in prima linea il metallo giallo che nel corso degli ultimi anni ha registrato performance sorprendenti facendo salire alle stelle il suo prezzo.

Secondo una recente indagine pubblicata su CorrierEconomia, infatti, l’oro rappresenta senza dubbio il miglior investimento se paragonato ad immobili, titoli di Borsa, e titoli di Stato, basti pensare che chi ha investito in oro 100.000 euro dieci anni fa si trova oggi a possedere ben 297.00 euro. Lo stesso investimento se effettuato tre anni fa avrebbe invece fatto lievitare la cifra iniziale fino a superare i 150.000 euro.

Rendimento investimento immobiliare

Investire nel mattone è da sempre considerato un modo per mettere al sicuro i propri risparmi e per ottenere una rivalutazione della somma investita nel lungo periodo, a testimoniarlo anche e soprattutto la tenuta dei prezzi dopo la crisi del 2008.

Al contrario, tuttavia, c’è anche chi suggerisce prudenza verso questa tipologia di investimento alla luce del fatto che al momento i prezzi risultano essere ancora molto elevati, circostanza che esclude in parte l’ipotesi di una forte rivalutazione nel tempo.

Dove investire in immobili

Tra gli investimenti più sicuri al primo posto c’è senza dubbio il mattone, una soluzione che da sempre gli italiani privilegiano per i propri risparmi, soprattutto in periodi di tensione e instabilità finanziaria.

In merito alla convenienza di questa tipologia di investimento esistono diverse scuole di pensiero. C’è chi lo reputa un investimento conveniente a fronte dell’imminente ritorno dell’inflazione, della tenuta dei prezzi anche dopo la crisi del 2008 e del naturale apprezzamento del valore nel lungo periodo.

Asta BTP 14 luglio 2011

La configurazione, approvata in tempi record, della manovra finanziaria 2011-2014, unitamente all’eccezionale collocazione dei BOT (Buono Ordinario del Tesoro), fa ben sperare in merito alle 4 aste di BTP (Buono del Tesoro Poliennale) previste per oggi pomeriggio.

La posta in gioco, comunque, rimane altissima investendo questioni quali la solidità del nostro paese e la capacità italiana di rifinanziare il debito, valori che, a seguito degli eventi internazionali, erano stati messi fortemente in discussione.

Conto deposito SuIBL di IBL Banca

Conto SuIBL di IBL Banca figura tra i conti deposito che consentono di combattere l’inflazione, al momento l’offerta prevede infatti un tasso di interesse sulle somme depositate pari al 3,03% lordo (2,21% netto) per tutto il 2011 e riguarda tutti gli importi depositati entro il 31 luglio 2011, fino ad un massimo di 1 milione di euro.

Il rendimento, inoltre, cresce ulteriormente nel caso in cui si sceglie di vincolare il denaro depositato. Per vincoli a tre mesi, infatti, il rendimento lordo è pari al 3,13% lordo (2,28% netto), mentre per vincoli a sei mesi il rendimento lordo è pari al 3,25% (2,37% netto).