Come diversificare il portafoglio in periodi di crisi

In periodi di crisi e di elevata volatilità dei mercati finanziari è assolutamente d’obbligo diversificare il proprio portafoglio di investimenti al fine di evitare inutili perdite e di ottenere rendimenti quanto più elevati possibile.

Secondo gli esperti, in particolare, in periodi di crisi è necessario comporre il proprio portafoglio includendo: titoli che garantiscono un guadagno prevedibile nel tempo, titoli capaci di migliorare la diversificazione e titoli che riducono il più possibile la volatilità del portafoglio.

Tipologie di titoli di Stato italiani

Il ministero dell’Economia e delle Finanze emette regolarmente sul mercato cinque diverse tipologie di titoli di Stato, che possono essere acquistati dai risparmiatori italiani oltre che in occasione delle varie aste anche sul mercato secondario, dove vengono scambiati titoli già in circolazione.

Le diverse tipologie di titoli di Stato emessi dal Tesoro italiano si differenziano per durata e rendimento. Di seguito riportiamo le caratteristiche delle diverse categorie di titoli di Stato italiani.

Comunicazione emissione Btp asta 14 dicembre 2011

Il ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite comunicato stampa datato 6 dicembre 2011, ha comunicato che il giorno 14 dicembre 2011 si terrà l’asta relativa alla settima tranche di Btp (Buoni del Tesoro Poliennali) con scadenza 15 settembre 2016 (ISIN: IT0004761950) e tasso di interesse annuo lordo del 4,75%.

Il comunicato specifica che sono ammesse a partecipare all’asta le banche italiane, le banche comunitarie e quelle extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti riguardanti l’emissione dei suddetti titoli di Stato.

Come acquistare titoli di Stato

Per poter acquistare titoli di Stato è necessario rivolgersi alla propria banca o ad un intermediario finanziario autorizzato ed essere in possesso di un deposito titoli, ossia una sorta di conto tramite il quale vengono gestiti titoli di Stato e altre tipologie simili di investimento per le quali è previsto tale obbligo.

I titoli di Stato possono essere acquistati sia in occasione di un asta del ministero dell’Economia e delle Finanze sia sul mercato secondario, dove vengono quotidianamente scambiati titoli già in circolazione.

Titoli di Stato italiani un buon affare secondo Goldman Sachs

Investire nei titoli di Stato italiani è un buon affare, almeno stando a quanto sostiene Jim O’Neill, presidente di Goldman Sachs Asset Management.

Il numero uno della banca d’affari statunitense, infatti, nel corso di un suo intervento nell’ambito del “Reuters 2012 Investment Outlook Summit”, ha spiegato che, salvo il verificarsi di un fallimento totale del summit in programma per questo fine settimana, i titoli di Stato italiani rappresentano una buona opportunità di investimento, soprattutto alla luce della convinzione che l’Italia è una nazione di vitale importanza per la sopravvivenza dell’euro.

Bollo esteso a tutte le attività finanziarie dalla manovra Monti

Tra le novità introdotte dal governo Monti figura anche l’eliminazione della disparità di trattamento tra gli strumenti finanziari che per legge devono essere tenuti su un deposito titoli e quelli per i quali non vige tale obbligo, tra cui figurano i fondi comuni, i fondi immobiliari, le polizze e i pronti contro termine.

La norma che dovrebbe apportare tale modifica non è ancora stata pubblicata nella sua versione definitiva, tuttavia la sua attuale formulazione specifica che all’imposta di bollo sono soggetti anche tutti gli strumenti finanziari e i prodotti non soggetti ad obbligo di deposito, fatta eccezione per i fondi pensione e i fondi sanitari.

Banche che aderiscono al Bot-day del 12 dicembre 2011

L’iniziativa del Btp-day dello scorso 28 novembre lanciata dall’Associazione bancaria italiana sulla base di una proposta pubblicata sulle pagine del Corriere della Sera a firma di Giuliano Melani, titolare di una società di leasing, oltre ad aver riscosso un enorme successo è anche stata lodata a livello europeo.

Anche per questo motivo l’iniziativa si ripeterà il prossimo 12 dicembre, quando si terrà il cosiddetto Bot-day, che a differenza del Btp-day non consentirà di acquistare titoli di Stato senza commissioni sul mercato secondario ma i Bot oggetto dell’asta fissata per quel giorno dal ministero dell’Economia e delle Finanze.

Comprare titoli di Stato Bot-day 12 dicembre 2011

Dopo il Btp-day del 28 novembre scorso, la prossima data in cui i risparmiatori italiani potranno acquistare titoli di Stato senza dover pagare alcuna commissione sarà il 12 dicembre.

Questa volta, tuttavia, a differenza del Btp-day che ha avuto luogo a novembre, l’assenza di commissioni non riguarderà l’acquisto di titoli di Stato sul mercato secondario ma quelli oggetto dell’asta del ministero dell’Economia e delle Finanze in programma per quel giorno.

Domanda e rendimento Btp asta 29 novembre 2011

L’asta relativa alla settima tranche di Btp con scadenza marzo 2022 si è conclusa con la sottoscrizione di titoli per un ammontare pari a 2,5 miliardi di euro a fronte di una richiesta pari a 3,34 miliardi di euro, equivalente ad un rapporto di copertura (differenza tra ammontare di titoli offerti e ammontare di titoli richiesti) pari a 1,34.

A comunicarlo è stata la Banca d’Italia, la quale ha anche precisato che il rendimento lordo è stato fissato al 7,56%, pari ad un prezzo di aggiudicazione di 82,81 euro.

Conti deposito vincolati vs obbligazioni bancarie

La sete di liquidità delle banche ha provocato un netto incremento delle offerte dei conti deposito vincolati, mentre dall’altra parte gli istituti che, almeno per il momento, non hanno ancora incluso tra i loro prodotti i conti deposito cercano di far confluire nuova liquidità nelle loro casse lanciando bond.

Ma quali sono i pro e i contro dei conti deposito vincolati e delle obbligazioni bancarie? Partiamo dai conti deposito vincolati, che tra i vantaggi presentano senza dubbio quello dei rendimenti.