Ieri in chiusura di contrattazioni sul mercato newyorkese NYMEX (New York Mercantile Exchange), il petrolio Brent con scadenza luglio 2012 quotava nuovamente sopra i 100 dollari al barile. Il prezzo di riferimento si è attestato 100,64 dollari per un rialzo giornaliero delle quotazioni dell’1,62%. Tre giorni fa, però, il greggio del Mare del Nord aveva toccato il minimo più basso da gennaio 2011 a 96,73 dollari al barile. Dal 1° marzo scorso, quando il Brent quotava ancora sopra 128 dollari, il crollo delle quotazioni è stato pari al 32%.
Investimenti
Prezzi Petrolio ancora troppo elevati secondo Van der Hoeven (Aie)
Il crollo delle quotazioni petrolifere avvenute nel mese di maggio, e proseguite anche in parte ad inizio giugno, potrebbe non essere sufficiente a neutralizzare il rischio di provocare ulteriori danni alla fragile economia mondiale. Ne è convinta Maria Van der Hoeven, direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie), secondo la quale “ci stiamo tuttora confrontando con una situazione in cui i prezzi sono ancora quasi a tripla cifra. Questo costituisce un enrome fardello per i bilanci degli stati e contribuisce al rischio di un ulteriore rallentamento dell’economia”.
Previsioni prezzo Oro giugno 2012
Se maggio è stato il mese peggiore da oltre trent’anni, quello di giugno potrebbe essere la vera sorpresa per le quotazioni dell’oro. Il metallo giallo, bersagliato dalle vendite nel mese scorso, con la prima seduta di giugno ha messo il turbo guadagnando addirittura 80$ nel giro di poche ore. Si tratta di una performance del 5% circa, che copre parzialmente le perdite avvenute a maggio quando la discesa aveva sfiorato anche il 10% se si considerando il top e il bottom del mese.
Valute su cui investire per difendersi dalla svalutazione dell’euro
Se la crisi della zona euro non dovesse risolversi in breve tempo si assisterà quasi certamente ad una svalutazione dell’euro e alla conseguente rivalutazione di altre valute. Per tale motivo, dunque, in un contesto del genere riservare una parte del proprio portafoglio a bond denominati in una valuta diversa dall’euro appare quasi un obbligo.
Crollo prezzo Oro maggio 2012 peggiore da oltre 30 anni
Il mese di maggio 2012 è stato per l’oro il peggiore da oltre 30 anni, in un contesto macroeconomico molto difficile per il mercato delle materie prime. Il rafforzamento del dollaro americano, l’instabilità sui mercati finanziari, la crisi dell’eurozona e le previsioni di forte rallentamento economico dei paesi che finora aveva trainato la domanda sono tra i principali fattori alla base del deprezzamento delle commodity negli ultimi mesi. A maggio l’indice generale Thompson Reuters-Jefferies Crb – che è un benchmark globale – è sceso di oltre il 10%.
Produzione Opec ai massimi dal 2008
Il crollo dei prezzi del petrolio sui mercati internazionali è coinciso anche con il netto incremento della produzione Opec, che a maggio è salita fino alla media di 31,8 milioni di barili al giorno per cui ai massimi dal 2008. Il motivo principale è riconducibile alle maggiori estrazioni di greggio dell’Arabia Saudita. Secondo quanto emerge dall’ultimo survey dell’Opec, Riyad ha prodotto 100mila barili in più rispetto ai target prestabiliti raggiungendo il picco più alto dell’ultimo decennio a quota 10,1 milioni di barili al giorno.
Azioni italiane su cui investire secondo Mediobanca
Gli analisti di Mediobanca hanno deciso di non modificare la propria lista di titoli preferiti e di confermare quindi il loro portafoglio delle small-cap italiane. Questo soprattutto perché mentre il Ftse Italia Mid Cap e il Ftse Mib hanno registrato entrambi una perdita del 12,2%, soprattutto a causa delle tensioni nella zona euro, mentre il portafoglio titoli di Mediobanca ha registrato una perdita limitata al 5%.
La lista dei titoli azionari preferiti da Mediobanca comprende Astaldi, Banca Generali, Beni Stabili, Danieli, De’ Longhi ed EI Towers.
Crollo prezzi Petrolio maggio 2012
Il mese di maggio è stato finora molto negativo per l’andamento del petrolio, anche se gli effetti sulla benzina sono stati davvero poco soddisfacenti per il consumatore (a causa dell’eccessiva tassazione che grava sui carburanti). La sensazione è che non sia stato soltanto il boom del dollaro americano a deprimere le quotazioni dell’oro nero. Da questo punto di vista sorprende il crollo del prezzo del Brent: il riferimento europeo è clamorosamente crollato fino a 105$ dai top di 128,25$ del primo marzo scorso.
Previsioni prezzo rame 2012
Nel corso del primo trimestre dell’anno il prezzo del rame ha registrato una crescita dell’11% circa, registrando quindi il secondo miglior incremento tra i metalli dopo lo stagno (+19%).
Per quanto riguarda la restante parte dell’anno, la maggior parte degli analisti è concorde nel ritenere che in un contesto come quello attuale, caratterizzato da eccessiva volatilità, il prezzo del rame dovrebbe mantenersi su livelli piuttosto sostenuti, ovvero al di sopra degli 8.00 dollari a tonnellata, con un prezzo medio annuo vicino agli 8.500 dollari.
Oro può tornare a 1800$ nel 2012 secondo analisti finanziari
A partire da maggio il prezzo dell’oro sul Comex è passato da 1670 a 1527 dollari l’oncia, in concomitanza con il forte apprezzamento del dollaro americano nei confronti dell’euro. La correlazione tra l’andamento di euro/dollaro e quello dell’oro sembra davvero forte: quanto più euro/dollaro scende, tanto più anche l’oro risponde con decisi deprezzamenti. La maggior parte degli analisti finanziari è prudente sul metallo giallo nel breve termine, ma l’idea condivisa dagli esperti è quella di un ritorno di fiamma sul lingotto nel giro di qualche mese.