Analisi tecnica Petrolio dal 13 al 17 giugno 2012

Il petrolio WTI sembra aver trovato una base solida in area 81$ al barile dalla quale poter ripartire, allo scopo di recuperare le posizioni perse nelle ultime settimane. Dopo il crollo di maggio, anche all’inizio di giugno c’è stato un ulteriore approfondimento ribassista che ha portato le quotazioni del greggio americano a testare per ben due volte il supporto di area 81$. Il Crude Oil WTI Future quotato al Nymex sembra poter rimbalzare con maggiore decisione, per puntare almeno ad un ritorno in area 87 – 88 dollari al barile.

Target prezzo Oro giugno 2012

La notizia degli aiuti finanziari che la Spagna otterrà per ricapitalizzare le banche locali ha creato i presupposti per un maggiore appetito per il rischio. Con l’inizio della nuova ottava sono in forte rialzo le borse (in particolare le banche) e l’euro, ma anche l’oro. Il prezioso metallo giallo ha perso da tempo lo status di bene rifugio e tende a muoversi in scìa all’andamento del dollaro americano oppure sulle aspettative di nuove mosse di politica monetaria espansiva della Federal Reserve.

Petrolio Brent torna sopra 100 dollari al barile

Ieri in chiusura di contrattazioni sul mercato newyorkese NYMEX (New York Mercantile Exchange), il petrolio Brent con scadenza luglio 2012 quotava nuovamente sopra i 100 dollari al barile. Il prezzo di riferimento si è attestato 100,64 dollari per un rialzo giornaliero delle quotazioni dell’1,62%. Tre giorni fa, però, il greggio del Mare del Nord aveva toccato il minimo più basso da gennaio 2011 a 96,73 dollari al barile. Dal 1° marzo scorso, quando il Brent quotava ancora sopra 128 dollari, il crollo delle quotazioni è stato pari al 32%.

Prezzi Petrolio ancora troppo elevati secondo Van der Hoeven (Aie)

Il crollo delle quotazioni petrolifere avvenute nel mese di maggio, e proseguite anche in parte ad inizio giugno, potrebbe non essere sufficiente a neutralizzare il rischio di provocare ulteriori danni alla fragile economia mondiale. Ne è convinta Maria Van der Hoeven, direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie), secondo la quale “ci stiamo tuttora confrontando con una situazione in cui i prezzi sono ancora quasi a tripla cifra. Questo costituisce un enrome fardello per i bilanci degli stati e contribuisce al rischio di un ulteriore rallentamento dell’economia”.

Previsioni prezzo Oro giugno 2012

Se maggio è stato il mese peggiore da oltre trent’anni, quello di giugno potrebbe essere la vera sorpresa per le quotazioni dell’oro. Il metallo giallo, bersagliato dalle vendite nel mese scorso, con la prima seduta di giugno ha messo il turbo guadagnando addirittura 80$ nel giro di poche ore. Si tratta di una performance del 5% circa, che copre parzialmente le perdite avvenute a maggio quando la discesa aveva sfiorato anche il 10% se si considerando il top e il bottom del mese.

Valute su cui investire per difendersi dalla svalutazione dell’euro

Se la crisi della zona euro non dovesse risolversi in breve tempo si assisterà quasi certamente ad una svalutazione dell’euro e alla conseguente rivalutazione di altre valute. Per tale motivo, dunque, in un contesto del genere riservare una parte del proprio portafoglio a bond denominati in una valuta diversa dall’euro appare quasi un obbligo.

Crollo prezzo Oro maggio 2012 peggiore da oltre 30 anni

Il mese di maggio 2012 è stato per l’oro il peggiore da oltre 30 anni, in un contesto macroeconomico molto difficile per il mercato delle materie prime. Il rafforzamento del dollaro americano, l’instabilità sui mercati finanziari, la crisi dell’eurozona e le previsioni di forte rallentamento economico dei paesi che finora aveva trainato la domanda sono tra i principali fattori alla base del deprezzamento delle commodity negli ultimi mesi. A maggio l’indice generale Thompson Reuters-Jefferies Crb – che è un benchmark globale – è sceso di oltre il 10%.

Produzione Opec ai massimi dal 2008

Il crollo dei prezzi del petrolio sui mercati internazionali è coinciso anche con il netto incremento della produzione Opec, che a maggio è salita fino alla media di 31,8 milioni di barili al giorno per cui ai massimi dal 2008. Il motivo principale è riconducibile alle maggiori estrazioni di greggio dell’Arabia Saudita. Secondo quanto emerge dall’ultimo survey dell’Opec, Riyad ha prodotto 100mila barili in più rispetto ai target prestabiliti raggiungendo il picco più alto dell’ultimo decennio a quota 10,1 milioni di barili al giorno.

Azioni italiane su cui investire secondo Mediobanca

Gli analisti di Mediobanca hanno deciso di non modificare la propria lista di titoli preferiti e di confermare quindi il loro portafoglio delle small-cap italiane. Questo soprattutto perché mentre il Ftse Italia Mid Cap e il Ftse Mib hanno registrato entrambi una perdita del 12,2%, soprattutto a causa delle tensioni nella zona euro, mentre il portafoglio titoli di Mediobanca ha registrato una perdita limitata al 5%.

La lista dei titoli azionari preferiti da Mediobanca comprende Astaldi, Banca Generali, Beni Stabili, Danieli, De’ Longhi ed EI Towers.

Crollo prezzi Petrolio maggio 2012

Il mese di maggio è stato finora molto negativo per l’andamento del petrolio, anche se gli effetti sulla benzina sono stati davvero poco soddisfacenti per il consumatore (a causa dell’eccessiva tassazione che grava sui carburanti). La sensazione è che non sia stato soltanto il boom del dollaro americano a deprimere le quotazioni dell’oro nero. Da questo punto di vista sorprende il crollo del prezzo del Brent: il riferimento europeo è clamorosamente crollato fino a 105$ dai top di 128,25$ del primo marzo scorso.