Azioni italiane da comprare secondo Cheuvreux seconda parte 2012

Gli analisti di Cheuvrex, dopo aver raccomandato una posizione difensiva sull’Italia nel corso del primo semestre dell’anno, consigliano ora una maggiore esposizione verso alcuni titoli italiani, soprattutto alla luce del netto miglioramento sul fronte della percezione del rischio.

Secondo gli esperti della banca francese, infatti, il costo del rifinanziamento appare ora più accessibile, per cui l’obiettivo dell’Italia di portare i conti in equilibrio appare ora come un qualcosa di assolutamente raggiungibile, sebbene si tratti di un processo ancora piuttosto lungo e sebbene ci siano ancora alcuni importanti aspetti da risolvere.

Rendimento BTP supera quello degli immobili

Fino a soli pochissimi anni fa investire in immobili appariva senza dubbio come la scelta vincente per vedere i propri risparmi rivalutarsi anno dopo anno. Attualmente però lo scenario è radicalmente cambiato.

Come sottolineato in un articolo di Plus (inserto de Il Sole 24 Ore), oggi sul fronte dei rendimenti l’investimento immobiliare, appesantito dalle tasse, non tiene il passo dei BTP decennali, certamente più rischiosi ma decisamente più remunerativi.

Fondiaria Sai possibile class action

Secondo quanto riportato da Plus lo scorso sabato, due diverse associazioni avrebbero allo studio altrettante iniziative finalizzate alla tutela dei risparmiatori che hanno deciso di investire in titoli Fondiaria Sai e che hanno visto i loro risparmi ridursi notevolmente a seguito dell’elevata volatilità del titolo nel corso degli ultimi mesi.

Agli inizi di ottobre dell’anno scorso, infatti, il titolo valeva 4,4 euro. Solo tre mesi dopo il suo valore è calato a 1,5, mentre il 17 febbraio 2012 ha registrato un nuovo rialzo toccando i 4,5 euro. Successivamente è nuovamente calato fino a toccare gli 1,4 euro del 9 luglio, il 17 luglio è salito a 4,9 euro, mentre attualmente viaggia sotto l’euro.

Possibile fuga degli investitori dall’oro

Continua la fase di incertezza per le quotazioni dell’oro, che ormai da qualche giono si muove tra 1600$ l’oncia e 1560$. Il prezioso metallo giallo sta comunque resistendo meglio degli altri metalli in questa delicata fase sui mercati finanziari, grazie soprattutto agli acquisti effettuati dalle banche centrali. Pochi giorni fa la Russia ha fatto sapere di aver aumentato le riserve auree di altre 6,2 tonnellate nel mese di giugno. Ieri si è saputo che anche il fondo sovrano azero sta puntando sul lingotto.

Come investire in oro in tempi di crisi

Uno dei misteri della crisi economico-finanziaria attuale è perché l’oro non riesce più a salire, anzi il prezioso metallo giallo tende soprattutto a scendere. Con tutta probabilità l’oro ha raggiunto il punto di massimo storico compatibile con il grado di incertezza attuale, con le mosse delle banche centrali e con i livelli dei tassi di interesse. A luglio c’è stato un leggero calo delle quotazioni, ma dai massimi storici di settembre 2011, toccati a 1.920 dollari l’oncia, la discesa è stata importante.

Prezzo medio Petrolio Brent a 110$ nel 2012 secondo Commerzbank

Il prezzo del petrolio è inserito in una fase di forte volatilità. Venerdì il trend è stato decisamente ribassista, a seguito della pubblicazione del dato sui non-farm payrolls. Tuttavia, negli ultimi giorni le oscillazioni sono state molto violente. Il petrolio Brent con scadenza agosto, quotato al Nymex, è sceso sotto 98 dollari al barile, mentre il Light Crude Oil è tornato in area 84 dollari al barile. Le pressioni ribassiste avvengono dopo il dato sul mercato del lavoro negli USA, che ha evidenziato una fase di rallentamento dell’economia americana.

Portafoglio a bilanciere per investire durante la crisi

In periodi come questo, caratterizzati da una forte instabilità dei mercati finanziari, Andrew Garthwaite, strategist azionario di Credit Suisse, consiglia un portafoglio “a bilanciere”, ossia composto per il 60-70% da quelli che sono i titoli azionari più stabili e sicuri e per il restante 30-40% da quelli che invece appaiono come i titoli più rischiosi e sensibili alle variazioni del mercato, ma che però in caso di miglioramento promettono ampi rendimenti.

Oro sopra 2.000$ nel 2013 secondo Deutsche Bank

Le banche d’affari sono tornate molto positive sul mercato dell’oro, in vista di una possibile manovra di quantitative easing della Federal Reserve come conseguenza del rallentamento dell’economia americana. In attesa del dato sull’occupazione di venerdì, atteso in ribasso, due giorni fa è stato l’indice ISM manifatturiero a mostrare un brusco calo. Infattti, l’indice è sceso sotto la soglia di 50 a giugno: un dato così negativo non lo si vedeva da luglio 2009. In molti ora scommettono su un QE3 per rilanciare l’economia.

Nuovi Buoni Fruttiferi Postali a 2 e 3 anni Plus

A partire dal 1° luglio 2012, presso tutti gli uffici postali dislocati sul territorio nazionale e direttamente online per i titolari di un conto corrente BancoPosta, potranno essere acquistati i nuovi buoni fruttiferi postali BFP a 2 anni Plus e BFP a 3 anni Plus.

I BFP a due anni Plus sono ideali per chi vuole investire i propri risparmi nel breve periodo, ottenendo un tasso di interesse annuo lordo del 3,50%, ovvero una remunerazione che ad oggi consente di difendere i propri risparmi dall’inflazione.

Oro a 2.000$ entro inizio 2013 secondo Thomson Reuters Gfms

Nelle ultime settimane i metalli preziosi hanno mostrato un andamento molto volatile e fino a qualche giorno fa c’erano molti segnali ribassisti, che facevano pensare addirittura ad un nuovo importante strappo bearish di breve-medio periodo. Tuttavia, l’accordo sulle misure salva-euro trovato alla fine della scorsa settimana ha ridato slancio alle quotazioni dell’oro, che sono tornate velocemente sopra 1.600$ l’oncia. Secondo gli esperti, gli scenari rialzisti restano ancora intatti per i prossimi mesi per cui il trend potrebbe subire un’improvvisa accelerazione verso l’alto.