Negli ultimi giorni l’oro ha mostrato segnali di debolezza, in concomitanza del ritorno del sentiment di avversione al rischio sui mercati finanziari. Sebbene sia considerato da sempre un bene rifugio nei periodi di maggiore turbolenza sui mercati, da circa un anno gli investitori comprano oro soprattutto nei momenti di euforia mentre quando le cose si mettono male il prezioso metallo giallo presenta un minore appeal. E’ quello che sta succedendo anche questa volta. La quotazione dell’oro è tornata a 1.760$ l’oncia, dopo aver sfiorato quota 1.800$ solo pochi giorni fa.
Investimenti
Buoni Fruttiferi Postali e titoli di Stato a confronto
Tuttavia, fare un confronto in termini di rendimenti non è semplice, in quanto le condizioni di emissione dei diversi buoni postali vengono riviste all’inizio di ogni mese e, anche se molto spesso vengono confermate, non mancano i casi in cui nell’arco di un solo mese sono stati registrati cambiamenti piuttosto rilevanti.
Oro si avvicina a 1.800$ prima dei non-farm payrolls
Non si ferma il rally dell’oro, che stamattina è salito sui massimi da metà novembre 2011 a 1.795,8 dollari l’oncia. La quotazione spot del prezioso metallo giallo continua a salire senza soste, sebbene negli ultimi giorni è mancato lo strappo decisivo in grado di spingere subito i prezzi sopra 1.800 dollari. L’oro sta beneficiando molto delle continue iniezioni di liquidità da parte delle principali banche centrali mondiali, in primis la Federal Reserve che ha lanciato poco più di venti giorni fa il terzo round di allentamento monetario (QE3).
Petrolio Brent può salire a 130$ nel 2013 secondo Goldman Sachs
La banca d’affari americana Goldman Sachs ha previsioni molto ottimistiche sull’andamento del prezzo del petrolio sui mercati internazionali. Secondo gli analisti della banca USA la quotazione del greggio del Mare del Nord è destinata ad aumentare nei prossimi mesi, a causa dell’aumento della tensione tra Israele e Iran. Secondo Goldman Sachs il prezzo del Brent potrebbe salire fino a 130$ al barile nel 2013. Ieri, però, il petrolio ha subito un vistoso calo a seguito della diffusione del dato sulle scorte.
Google supera Microsoft a Wall Street
Il motore di ricerca Google mette la freccia per il sorpasso sulla rivale Microsoft, superando l’azienda di Seattle per capitalizzazione di mercato a Wall Street. Approfittando anche dello straordinario rally iniziato la scorsa estate, Google ha raggiunto una capitalizzazione di borsa di 249,9 miliardi di dollari contro i 247,2 miliardi del colosso informatico guidato da Bill Gates. Adesso Google è la terza società al mondo per capitalizzazione dietro al leader Apple (631 miliardi) e alla compagnia petrolifera ExxonMobil (426 miliardi).
Goldman Sachs prevede boom delle commodity entro 12 mesi
Gli analisti finanziari di Goldman Sachs prevedono che nell’ultimo trimestre del 2012 le materie prime faranno molto bene, ma la previsione è ancora più ottimistica se si allarga l’orizzonte temporale. Secondo Goldman Sachs l’indice benchmark creato dalla banca americana relativo alle commodity, ovvero l’indice S&P Gsci, salirà del 18% nei prossimi 12 mesi. Insomma, la banca americana si aspetta un rendimento praticamente doppio rispetto a quello evidenziato da settembre 2011 fino ad oggi.
Quotazione oro in euro ai massimi storici
Il trend rialzista di lungo periodo dell’oro sembra non conoscere ostacoli e di tanto in tanto vengono aggiornati nuovi record assoluti. Questa volta non si tratta del valore dell’oro espresso in dollari americani, bensì della quotazione del metallo giallo espresso in euro. Infatti, complice anche la recente correzione della moneta unica europea e il contestuale apprezzamento del metallo prezioso, la quotazione dell’oro in euro ha raggiunto il massimo storico di 1.380 dollari l’oncia. L’oro, espresso in dollari, continua a salire e stamattina ha superato quota 1.783 dollari.
Investire in titoli di stato americani a fine 2012
Nelle ultime due settimane si sta assistendo a un ritorno di fiamma degli investitori sui cosiddetti “beni rifugio”, dopo che da fine luglio scorso si era assistito ad un poderoso rally degli asset maggiormente rischiosi. Il peggioramento del sentiment sui mercati finanziari, dovuto alla crisi del debito della Spagna e alle minacce secessioniste della Catalogna, sta facendo nuovamente aumentare la richieste di porti sicuri come i titoli del Tesoro americano. Ieri i Treasury Bond USA hanno messo a segno l’ottava seduta di rialzo consecutiva.
Banche centrali aumentano riserve di oro nel 2012
Le banche centrali continuano ad aumentare le loro riserve di oro, sostenendo la domanda che aveva già sperimentato un deciso incremento a seguito del lancio del terzo round di allentamento monetario della Federal Reserve, ovvero il QE3. Ieri le quotazioni dell’oro spot avevano sfiorato 1.775$ l’oncia, per poi chiudere in calo a 1.760$ dopo la brusca inversione del sentiment sui mercati che aveva portato anche a forti ribassi a Wall Street. La quotazione dell’oro resta molto sostenuta e solo pochi giorni fa è stato toccato un nuovo massimo a 6 mesi a 1.787$ l’oncia.
Morgan Stanley consiglia di acquistare oro
Da quando la Federal Reserve ha lanciato il terzo round di allentamento monetario (QE3), lo scorso 13 settembre, banche d’affari e broker hanno cominciato a raccomandare l’acquisto di oro in vista di una probabile svalutazione del dollaro americano e di un aumento dell’inflazione nel medio periodo. L’oro resta il bene rifugio per eccellenza sui mercati finanziari in un momento in cui c’è scarsa fiducia sulla moneta cartacea, considerando i continui interventi delle banche centrali volti a inondare i mercati con nuova liquidità.