Titoli bancari consigliati e non da Morgan Stanley

L’opinione degli analisti di Morgan Stanley sulle principali banche europee non è uniforme. Per alcune di queste, infatti, gli analisti della banca d’affari statunitense vedono buone opportunità di crescita, per altre invece permangono forti timori.

In particolare, gli analisti prediligono gli istituti bancari considerati convenienti, con un forte potenziale in tema di guadagni, una consistente probabilità di accelerazione del processo di ristrutturazione, capaci di eliminare attività non-core in modo efficace e in grado di pagare buoni dividendi. A fronte di tali caratteristiche, rientrano nella sua “top picks” UBS, Bnp, Barclays, Swedbank, Sberbank e Adn.

Petrolio resterà per anni tra 80$ e 100$ secondo Banca Imi

L’aumento delle tensioni in Medio Oriente, regione che sta diventando sempre più calda su diversi fronti (Siria, Israele-Hamas, Iran), ha nuovamente accesso le quotazioni del petrolio che è tornato a salire sui mercati internazionali. Ieri il future sul petrolio Brent ha chiuso al Nymex con un rialzo del 2,52% a 111,7$ al barile salendo sui massimi da circa un mese, mentre il future sul petrolio Wti ha registrato un balzo del 2,72% a 89,28$ al barile. Anche oggi il greggio è in rialzo.

Investire in base all’andamento dell’euro

Le prospettive sul destino dell’euro influenzano non poco le scelte degli investitori. Al riguardo, in particolare, CorrierEconomia ha fornito tre portafogli tipo costruiti dagli esperti di Advise Only che corrispondono a tre diverse opzioni formulate sulla base di altrettanti scenari.

La prima soluzione è pensata per i più ottimisti, ovvero per chi scommette sulla salvezza dell’euro. Questa formula è quella che, rispetto alle altre due, ha consentito di realizzare un maggiore rendimento durante lo scorso anno.

Target oro a 12 mesi a 1.975$ l’oncia secondo Jp Morgan

Negli ultimi giorni è tornato forte l’interesse sull’oro, che ha beneficiato della riconferma di Barack Obama alla Casa Bianca. Infatti, Obama non ha mai nascosto la propria intenzione di voler continuare a sostenere la politica monetaria ultra-espansiva della Federal Reserve, fin quando non si vedranno significativi miglioramenti dal alto della crescita e dell’occupazione. Così, la politica dei tassi a zero e le costanti iniezioni di liquidità dovrebbero favorire anche per molto tempo la quotazione del prezioso metallo.

Oro può scendere sotto 1.700$ su calo domanda cinese

In base alle rilevazioni del World Gold Council (Wgc), ovvero l’associazione internazionale delle società minerarie aurifere, la domanda cinese di oro – che comprende investimenti in oro fisico e gioielleria (tranne le riserve auree della People’s Bank of China) – è calata dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a 176,8 tonnellate. Si tratta della flessione peggiore dal 2003. Si placa, dunque, per il momento la fame di oro dei consumatori cinesi, che veniva vista dagli analisti finanziari come il fattore trainante per sostenere un nuovo rally delle quotazioni dell’oro.

Investire nel settore delle energie rinnovabili 2012-2013

La crisi economica e finanziaria del Vecchio Continente rischia di arrecare un danno non indifferente alle aziende che operano nel settore delle energie rinnovabili, soprattutto in considerazione dei piani di austerità varati in diversi Paesi europei e che potrebbero portare ad un netto taglio degli incentivi, anche se con tempi e con modalità diverse.

Da un’analisi di Credit Suisse è emerso che tra gli operatori più esposti agli incentivi statali figura Enel, società italiana attiva nel settore delle energie rinnovabili attraverso la controllata Enel Green Power.

Oro a 2.000$ nel 2013 secondo Barrick Gold

Negli ultimi giorni stiamo assistendo a un ritorvato interesse sull’oro, complice la riconferma di Barack Obama alla Casa Bianca. Infatti, Obama continuerà a sostenere le politiche di stimolo monetario della Federal Reserve, mentre Mitt Romney aveva intenzione di cambiare la guida della FED e la politica dei tassi a zero. L’oro ha ritorvato lo smalto perso da inizio ottobre scorso, quando era riuscito a segnare un massimo di periodo a 1.796 dollari l’oncia.

Proteggersi dall’inflazione con BTP€i e BTP Italia

Soprattutto in Italia, dove nel solo mese di ottobre il costo della vita ha registrato un progresso del 2,6%, riuscire a difendere il proprio capitale dall’inflazione appare un’impresa piuttosto ardua. Secondo gli esperti, tuttavia, i BTP€i (BTP indicizzati all’inflazione europea) e i BTP Italia possono fornire un valido aiuto in tal senso.

Se si ipotizza un aumento dei prezzi del 2,56% in Europa e di poco superiore al 3% in Italia, infatti, i rendimenti vanno dal 3,69% per il BTP€i in scadenza il prossimo anno fino ad arrivare al 5,33% del BTP Italia con scadenza 2016.

Sulle quotazioni dell’oro pesa l’incognita fiscal cliff

Il mercato dell’oro resta piuttosto volatile, dopo che tre giorni fa la quotazione è scesa sui minimi a due mesi a 1.672,5 dollari l’oncia. Negli ultimi tre giorni, però, si è assistito ad una ripresa dei prezzi, che sono riusciti addirittura a tornare sopra 1.730 dollari nella seduta di ieri. La volatilità di brevissimo periodo è aumentata molto rispetto alla media, per cui è diventato anche più difficile fare previsioni accurate sull’andamento delle quotazioni a breve termine. Ad ogni modo anche sull’oro incombe la minaccia del fiscal cliff negli Stati Uniti.

Consigli per investire nel 2013 da strategist Exane

All’inizio del 2013 mancano ancora due mesi, tuttavia gli analisti di alcune tra le principali banche d’affari sono già al lavoro per definire le strategie di investimento adatte al contesto economico e finanziario prospettato per il nuovo anno.

Figura tra questi Ian Richards, capo della strategia dei mercati azionari di Exane Bnp Paribas, che in un recente report ha fornito delle indicazioni da cui è possibile trarre dei consigli e delle idee in tema di investimenti da attuare nel corso del prossimo anno.