
Ad individuarli è stato Il Sole 24 Ore, che in un recente articolo pubblicato su Plus ha individuato le azioni italiane ed europee che ad inizio 2013 presentano un elevato dividend yield.
Ad individuarli è stato Il Sole 24 Ore, che in un recente articolo pubblicato su Plus ha individuato le azioni italiane ed europee che ad inizio 2013 presentano un elevato dividend yield.
Il Giappone viene considerato dagli economisti come l’eterna promessa, ma nel 2013 le cose potrebbero cambiare a seguito dell’insediamento del nuovo esecutivo targato Shinzo Abe, leader nazionalista della coalizione di centro-destra e del partito dei liberaldemocratici. La terza economia mondiale potrebbe finalmente vedere la luce in fondo al tunnel, sebbene restano elevati rischi legati all’eccessivo debito pubblico (ormai più del doppio rispetto al pil), alla deflazione e alla perdita di competitività. Secondo Ing Investment Management ci sono buone possibilità di un rilancio dell’economia del paese del Sol Levante.
Per il 2013, in particolare, l’esperto ha individuato una serie di eventi shock che a suo avviso hanno una probabilità di realizzazione che supera il 50%.
In particolare, gli esperti della banca d’affari hanno indicato una serie di motivi per i quali ritengono che sia conveniente investire nel Paese.
Il nuovo tema sui mercati finanziari sembra essere un possibile cambiamento della strategia di politica monetaria della Fed, che da alcuni anni ha messo in campo azioni incisive per rilanciare l’economia attraverso misure di stimolo monetario da diverse centinaia di miliardi di dollari. Secondo quanto emerso dai verbali della riunione di dicembre alcuni membri del Fomc vorrebbero mettere fine al piano di acquisto di titoli da parte della Fed, che al momento compra 85 miliardi di dollari al mese di asset.
L’oro si appresta a chiudere il suo dodicesimo anno consecutivo in guadagno, anche se la performance del 2012 alla fine dovrebbe essere la peggiore degli ultimi quattro anni. Dopo aver toccato il massimo più alto di sempre a 1.921 dollari l’oncia nel settembre 2011, le quotazioni dell’oro hanno vissuto alti e bassi in un periodo caratterizzato da una maggiore espansione monetaria delle grandi banche centrali mondiali e dalla crisi dei debiti sovrani europei. Dopo aver toccato il minimo più basso degli ultimi 4 mesi a 1.635 dollari, l’oro ha messo a segno un rimbalzo tecnico.
L’oro sta per archiviare un 2012 non particolarmente brillante, dopo che negli ultimi giorni è arrivata una vera e propria liquidazione di posizioni sul metallo giallo. La quotazione del lingotto è scesa fino a 1.635$ l’oncia da 1.700$ nel giro di tre giorni, per una performance negativa che sfiora il 4%. Il rally ultradecennale dell’oro non sembra essere più lo stesso, dopo il raggiungimento dei top assoluti a 1.921$ l’oncia nel settembre 2011. Il 2012 rischia di chiudersi con un rendimento di poco inferiore al 5%, anche se c’è la possibilità di una clamorosa chiusura negativa.
Nel corso del prossimo anno, inoltre, si potrebbe cercare di sfruttare il forte rialzo del mercato azionario tedesco puntando su titoli come Deutsche Post, Deutsche Wohnen e ProSieben, nonché di quello italiano, dove i titoli consigliati sono Eni, Fiat Industrial e Lottomatica.
Al riguardo, in particolare, gli esperti della banca d’affari statunitense hanno individuato 10 titoli azionari che presentano tutte le caratteristiche per non deludere gli investitori, pur avvertendo che sarà necessario mantenere i nervi saldi per non farsi prendere dal panico in caso di eccessiva volatilità e per poter quindi agire in un’ottica di medio e lungo periodo.
Il dividend yield medio si aggira infatti intorno al 4,10%, con un rapporto prezzo/utili di 10,1, mentre il potenziale di upside è in media del 13% circa, anche se ci sono titoli che potrebbero salire molto di più.