Strategia di investimento in azioni suggerita da Goldman Sachs

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Gli analisti di Goldman Sachs hanno illustrato la loro strategia di investimento azionario, recentemente modificata dopo i rialzi messi a segno dai mercati azionari di tutto il mondo dall’inizio dell’anno ad oggi.

In particolare, tra i settori su cui gli analisti della banca d’affari statunitense consigliano di investire figura il settore automobilistico, sul quale il rating è stato portato da “neutral” a “overweight”, soprattutto in considerazione del clima di maggiore fiducia dei consumatori rispetto a un anno fa, a cui si aggiunge l’incremento della liquidità dei mercati e delle valutazioni, che vedono i titoli del settore scambiati con uno sconto del 35% rispetto a una media storica del 18%. Tra le azioni preferite del settore figurano Volkswagen, Bmw e Porsche.

Prezzo argento in calo sui livelli minimi del 2010

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Il prezzo dell’argento ha registrato un nuovo calo a quota 20,69 dollari l’oncia, ovvero il livello minimo dal 2010 ad oggi, equivalente ad un ribasso del 7% circa.

Il calo del prezzo dell’argento è stato ricondotto dagli analisti all’aumento delle posizioni corte da parte degli hedge fund e dagli ulteriori deflussi dagli Etf (Exchange traded fund) che hanno come sottostante il metallo prezioso. In calo anche il prezzo dell’oro, che ha registrato stamane una flessione dell’1,6% circa, con il rapporto prezzo oro/prezzo dell’argento che ha toccato il massimo degli ultimi 33 mesi a quota 64,89.

Oro scende sotto 1.340 dollari sui minimi a un mese

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Nuovo tonfo per le quotazioni dell’oro, che non riescono a rialzare la testa dopo il sell-off della scorsa settimana. Sui mercati asiatici il prezzo del metallo giallo è sceso fino a 1.338 dollari l’oncia, in calo dell’1,6% rispetto alla chiusura di venerdì. Il lingotto è sui livelli più bassi degli ultimi 30 giorni e sembra ormai indirizzato verso il test dell’area di supporto di 1.321,5 dollari l’oncia, ovvero il minimo più basso da oltre due anni toccato lo scorso 16 aprile.

Investire nelle materie prime agricole nel 2013

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L’investimento nelle materie prime non è tra i più consigliati dagli analisti, soprattutto perché si ritiene che il rallentamento dei tassi di crescita mondiali del Pil sia destinato ad avere ripercussioni negative sui prezzi delle commodity.

Tuttavia, non manca chi non vuole rinunciare a dedicare una parte del suo portafoglio di investimenti alle materie prime, intravedendo delle possibilità di guadagno. In tal caso, possono risultare utili le previsioni fornite dagli analisti di Goldman Sachs sull’andamento dei prezzi delle principali materie prime agricole.

Azioni da comprare nel 2013 secondo Morgan Stanley

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Gli azionisti di Morgan Stanley hanno individuato dieci titoli azionari su cui a loro avviso è interessante investire alla luce di alcune caratteristiche che contraddistinguono le società emittenti, ovvero solidità dei fondamentali, buone prospettive, alto rendimento della cedola, capacità di generare un elevato cash flow e potenzialità di recupero del prezzo.

All’interno del gruppo di azioni su cui secondo gli esperti della banca d’affari statunitense vale la pensa investire figura anche un’italiana.

Oro torna sotto 1.400 dollari ai minimi da 4 settimane

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Torna sotto i riflettori il mercato dell’oro, dopo che le quotazioni sono tornate sotto la soglia psicologica di 1.400 dollari l’oncia. Dopo lo scivolone di un mese fa, che aveva spinto i prezzi fino a 1.321 dollari ai minimi da gennaio 2011, il lingotto era risucito a recuperare terreno rimbalzando con decisione di oltre dieci punti percentuali. A inizio mese i prezzi sono saliti fino a 1.488 dollari circa e da questo momento è iniziata una fase di distribuzione, messa a punto dagli investitori istituzionali.

Strategia di investimento per il 2013 secondo Vontobel

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Gli analisti di Vontobel consigliano agli investitori di adottare nel corso del 2013 una strategia di investimento che prevede una maggiore focalizzazione sugli asset a rischio, una riduzione dell’esposizione verso i titoli di Stato dei paesi sviluppati e un incremento all’interno del loro portafoglio dei titoli dei paesi emergenti.

In particolare, gli analisti della banca elvetica ritengono che il mercato azionario giapponese abbia delle ampie potenzialità, con uno spazio di crescita superiore al 20% nel corso dei prossimi 12 mesi.

Investire sulle materie prime non conviene secondo Credit Suisse

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Gli analisti di Credit Suisse consigliano di non investire sulle materie prime, in quanto ritengono che le commody non siano al momento una buona opportunità di investimento.

In un recente report, infatti, oltre a sconsigliare l’investimento nelle materie prime, gli esperti della banca d’affari svizzera hanno anche individuato una serie di motivi per i quali tale tipologie di investimento è sconsigliata e poco fruttifera, come testimoniato anche dal progressivo spostamento degli investimenti dalle commody alle materie prime registrato nel corso degli ultimi mesi.

Oro segnale short sotto 1.440 dollari

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L’oro sta attraverso una fase di consolidamento, dopo aver sperimentato dapprima un rovinoso crollo fino ai minimi di gennaio 2011 a 1.321 dollari l’oncia e poi un deciso rimbalzo tecnico fino a 1.487 dollari. Da poco meno di due settimane i prezzi si trovano collocati all’interno di un trading range ben definito tra area 1.485 dollari e 1.440 dollari. Il tentativo di rompere al rialzo la congestione è fallito sul finire della scorsa ottava, quando i prezzi hanno perforato 1.485 dollari per spingersi solo fino a 1.487 dollari.

Azioni del settore petrolifero ad alto rendimento

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In un recente articolo pubblicato su Milano Finanza sono stati individuati dieci titoli azionari del settore petrolifero ad alto rendimento, sui quali quindi varrebbe la pena puntare in considerazione di quanto riferito dalle recenti statistiche, che indicano un incremento delle posizioni ribassiste sul Brent. Questo, a detta degli esperti, dovrebbe intensificare le pressioni di vendita nel breve periodo.

Tra i titoli consigliati figura Breitburn, quotato sul Nasdaq con una capitalizzazione di 1,86 miliardi di dollari. Il titolo vanta un ritorno totale ad un anno del 13,6% e un rendimento della cedola del 10%.