Una volta l’investimento principale per le famiglie italiane, era proprio nel settore casa. insomma comprare un immobile era sinonimo di aver fatto un buon investimento. Oggi non è più così, almeno secondo quanto riportano le ultime statistiche che vedono ribaltate le preferenze in tema di investimenti. Ma andiamo con ordine. In un contesto di reinventarsi in materia di investimenti, gli italiani fanno i conti con la crisi che pesa sul bilancio familiare e frena il risparmi. Tuttavia c’è chi non lascia la possibilità di conseguire i propri obiettivi in tema di investimenti.
>Mutuo importo finanziabile scende al 60% nel 2013
La differenza principale, rispetto a qualche anno fa, è che oggi ci si rivolge valuta in maniera molto maggiore, le alternative possibili, presenti sul mercato. Quindi non solo il famoso tetto sulla testa, ma anche e soprattutto strumenti di investimento che possano soddisfare le più svariate esigenze.
Oggi, secondo un’indagine Eurisko, più della metà degli intervistati, il 66% dichiara di avere progetti per il futuro, a differenza della precedente rilevazione che indicava il 62%. Inoltre il 72% ritiene che la fase più difficile della crisi, sia passata e che d’ora in poi ci possa essere quel miglioramento tanto atteso.
>Investire nel mattone nel 2013
Ma la vera rivoluzione riguarda, come accennato prima, agli investimenti. Infatti se tra il campione di intervistati il 25%, in possesso di un conto corrente, riteneva prioritario investire in immobili rispetto ai prodotti finanziari presenti sul mercato, oggi la situazione è praticamente capovolta con un 235 che mostra interesse verso la categoria finanziaria piuttosto che l’immobiliare