Oltre agli investimenti in oro e diamanti, nel corso degli ultimi anni sono riuscite a conquistarsi un posto tra i porti sicuri per gli investitori anche le gemme preziose, tra cui figurano in prima linea rubini, zaffiri e smeraldi.
Secondo una recente indagine, infatti, dopo il forte rialzo registrato dal prezzo dell’oro lo scorso settembre, la domanda dei rubini è raddoppiata causando un rialzo del prezzo intorno al 50% circa. Le altre gemme preziose, tuttavia, non sono da meno. Secondo quanto riportato dall’Economist, che cita uno dei capi della International Colored Gemstone Association, gli zaffiri della migliore qualità nel 2009 avevano un valore che oscillava dai 65.000 agli 80.000 dollari a carato, mentre recentemente hanno raggiunto i 150.000 dollari a carato. Stessa cosa anche per gli smeraldi, il cui valore è cresciuto del 63% nel giro di poco meno di un anno.
Per quanto riguarda i rubini, che risultano essere i più richiesti tra le gemme preziose, il loro valore dipende principalmente dal colore, che può essere migliorato anche mediante trattamenti industriali e artigianali. Ad occhio nudo è praticamente impossibile distinguere quelli naturali da quelli trattati, tuttavia per un investimento sicuro e valido nel tempo è consigliabile puntare su quelli naturali, sempre più difficili da trovare.
Per valorizzare il proprio investimento è importante ottenere la certificazione rilasciata da istituti riconosciuti dalla FEEG (Federation of European Education in Gemmology). Da valutare seriamente anche l’ipotesi di un’assicurazione, mentre dal punto di vista della conservazione non ci sono grandi problemi, essendo il rubino una delle pietre più dure è quasi impossibile scalfirla.