Investire dopo il rialzo dei tassi di interesse

La scorsa settimana, senza nessuna sorpresa visto che l’annuncio era stato ampiamente previsto dagli analisti, la Banca centrale europea al termine della riunione del Consiglio direttivo ha deciso di incrementare il tasso di interesse di riferimento di un quarto di punto percentuale portandolo all’1,25%. Secondo le previsioni degli esperti, inoltre, nel corso dell’anno la Bce procederà ad ulteriori rialzi, sempre di un quarto di punto percentuale per volta.

Gli investitori, dunque, si interrogano su quali siano le mosse giuste in questo particolare periodo, dal momento che l’incremento del costo del denaro assume un’importanza chiave nella scelta della destinazione dei propri investimenti.


Durante i momenti di eccessiva incertezza e instabilità dei mercati finanziari, diverse persone hanno scelto di investire in liquidità accantonando parte del loro budget su uno dei migliori conti deposito tradizionali o su uno dei migliori conti deposito vincolati. In questo caso il rialzo del tassi ha effetti positivi, dal momento che la maggior parte delle banche online adegua la remunerazione dei depositi al tasso di sconto, anche se bisogna tener presente che con l’inflazione al di sopra del 2% l’incremento di un quarto di punto percentuale non sarà proporzionale.

Sul fronte delle obbligazioni, invece, il rialzo dei tassi di interesse porta gli investitori a preferire emissioni variabili, anche se l’aumento delle cedole in questo caso sarà molto lieve e graduale. Al contrario, invece, il rialzo dei tassi di interesse non giova affatto al mercato azionario, tuttavia per il momento si tratta di un aumento molto lieve che testimonia la ripresa economica, per cui non esistono eccessive preoccupazioni. Sul fronte azionario, in particolare, il rialzo dei tassi di interesse giova particolarmente ai titoli del settore finanziario.