La banca di investimenti americana Goldman Sachs ha deciso di tagliare le sue stime su tre commodity. Si tratta del petrolio, del rame e del caffè. Per quanto riguarda il petrolio, la banca newyorkese ritiene che il rallentamento della domanda proveniente dalla Cina impatterà negativamente sulle quotazioni. La stima a 3 mesi sul petrolio Brent scende a 100 dollari al barile da 110 dollari. Per quanto riguarda la stima sul prezzo medio 2013, si passa a 105 dollari da 110 dollari.
Goldman Sachs mantiene una view negativa sul caffè, in bear market da quasi due anni. La stima sul prezzo del caffè arabica a 12 mesi viene abbassata a 1,45 dollari da 1,75 dollari, a causa del miglioramento delle aspettative relative alla produzione del caffè in Brasile. Per quanto riguarda il rame, invece, la proiezione a 12 mesi sul metallo quotato al London Metal Exchange (LME) scende a 7.000 dollari a tonnellata da 8.000 dollari.
A seguito della revisione sulle stime dei prezzi per petrolio, caffè e rame, Goldman Sachs si aspetta un ritorno del 2,5% dell’indice S&P’s Gsci a 3 mesi e del 3% a 12 mesi. L’indice include 24 commodity. La banca americana ha tagliato anche il rating sull’intero comparto delle materie prime a “neutral” da “overweight” (sovrappesare in portfolio).
Negli ultimi giorni Goldman Sachs è finita sotto i riflettori per aver pronosticato il crollo dell’oro, suggerendo ai propri clienti di shortare il metallo prezioso che in effetti è precipitato fino a toccare il livello più basso da gennaio 2011 a 1.321 dollari. Ora, però, Goldman Sachs consiglia di uscire dagli short sull’oro, visto che è stato già incamerato un guadagno superiore al 10% in pochi giorni. Nel frattempo, alcuni hedge funds comprano oro dopo crollo degli ultimi giorni.