FCA incassa il via libera d’Intesa Sanpaolo al prestito garantito dallo Stato al fine di sostenere la filiera italiana dell’ Automotive: una decisione che apre le porte a un intervento di aiuti importante nei confronti dei lavoratori del settore del nostro paese.
Via libera Intesa dopo giorni di polemiche
Per giorni si sono rincorse le polemiche relative a un’ipotetica garanzia di stato sul prestito da elargire a FCA nonostante questa non abbia né la sede legale né la sede finanziaria in Italia. Rimostranze essenzialmente valide dal punto di vista tecnico, soprattutto in merito al fatto che in teoria gli aiuti nei confronti delle aziende italiane sono si previste su diversi livelli di fatturato, ma al contempo sono essenzialmente rivolte a coloro che pagano le tasse nel nostro paese.
Ora che è arrivato il via libera da parte di Intesa Sanpaolo sono necessari altri due step prima di giungere all’elargizione dei soldi in base al Decreto Liquidità: il primo riguarda l’approvazione della garanzia pubblica da parte della Sace. Bisogna ricordare che la richiesta di finanziamento proviene da una società con fatturato maggiore o uguale a 1,5 miliardi di euro e/o con un numero di dipendenti nel nostro paese superiore o uguale a 5000. Il secondo è l’approvazione finale da parte del Ministero dell’Economia.
Aiuti esclusivi per la filiera italiana Automotive
In teoria un’azienda come FCA non dovrebbe aver problemi a restituire il prestito se elargito nel tempo richiesto: forse anche in base a questo la banca di Carlo Messina ha deciso d’investire sulla richiesta di John Elkann. Il fatto poi che la stessa casa automobilistica abbia fatto sapere che il denaro richiesto sarà “destinato esclusivamente all’attività italiane a sostegno della filiera Automotive in Italia, composta da circa diecimila piccole e medie imprese” potrebbe avere avuto il suo peso. John Elkan ha fatto sapere che questa richiesta è stata formulata per “aiutare l’intero settore auto in Italia” e “serve a garantire liquidità in questo periodo“.
Il via libera ottenuto da parte di FCA da Intesa San Paolo è stato in grado nella giornata di ieri di far crescere il titolo in modo netto all’interno della Borsa di Milano quando ancora si trattava solamente di una ipotesi: le azioni hanno infatti guadagnato il 3,39% dopo aver toccato un massimo di 8,03 euro nella tarda mattinata.
Se il mercato dovesse mantenere questo atteggiamento positivo nei confronti dell’operazione e quindi di FCA, di certo la situazione economica dell’azienda potrebbe solo che giovarne, in un momento molto delicato come questo non solo per via delle conseguenze relative all’emergenza coronavirus ma anche per ciò che concerne le operazioni di fusione con PSA in corso.