In merito alla convenienza di questa tipologia di investimento esistono diverse scuole di pensiero. C’è chi lo reputa un investimento conveniente a fronte dell’imminente ritorno dell’inflazione, della tenuta dei prezzi anche dopo la crisi del 2008 e del naturale apprezzamento del valore nel lungo periodo.
Al contrario, invece, la convenienza di questa tipologia di investimento è messa in discussione da molti per via dei prezzi ancora molto elevati e che frenano ipotesi di forti rivalutazioni con il passare del tempo.
Chi nonostante i prezzi elevati vuole comunque investire nel mercato immobiliare troverà sicuramente interessante i risultati di un’indagine realizzata dall’Ufficio Studi Gabetti e pubblicati su CorrierEconomia, dove vengono elencati i quartieri di Milano, Roma, Torino e Napoli in cui sono state registrate le più elevate percentuali di apprezzamento del valore degli immobili e che quindi rappresentano un buona opportunità per chi intende comprare una come forma di investimento.
A Roma, ad esempio, da questo punto di vista i quartieri migliori sono risultati essere San Saba, Esquilino, Pantheon, Trigoria e Villa Pamphili. I peggiori invece, ossia quelli il cui prezzo è addirittura calato, sono Lucio Sestio, Ardeatina, S. Giovanni – Re di Roma, Labro – Prima Porta, Cassia.
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Per quanto riguarda Napoli i migliori quartieri sono risultati Vicaria, Materdei, S. Rosa, Bagnoli e Secondigliano mentre i peggiori Poggioreale, Posillipo, Pianura, Fuorigrotta e Soccavo. A Milano, invece, i migliori tassi di crescita si sono registrati nei quartieri Fiera-Giulio Cesare, XXII Marzo, Ripamonti, Stazione Centrale-Gioia, Vittorio Emanuele-San Babila, mentre i peggiori sono risultati essere Certosa-Gallarate, Giambellino, Corvetto, Piazzale Lodi, Padova.
A Torino, infine, i migliori quartieri sono risultati essere Isola Pedonale, Viberti, Vanchiglia, Lucento, Borgo Vittoria, i peggiori invece San Donato, Borgata Lesna, Gran Madre, San Paolo e Lingotto.