In questo caso il rendimento che si prevede di poter intascare è pari al 7%, ben più elevato rispetto al 2,4% prospettato dalla composizione del portafoglio a basso rischio.
La parte obbligazionaria di questa tipologia di portafoglio è composta da tre emissioni: ossia un 27,5% affidato a bond Ubi Banca con scadenza 2013, un 27,5% affidato a Rbs Nv Ex-Abn e un 5% a un bond greco con scadenza 2040.
Dal punto di vista azionario, invece, figurano cinque titoli a cui viene affidato un peso dell’8% ciascuno: Eni, Opap, Bnp Paribas, Asm International e Clariant. Gli analisti, in particolare, hanno spiegato che si tratta di di titoli che presentano un rapporto Ev/Ebitda pari al 7,5 nel peggiore dei casi.
Questo se si vuole rimanere nell’area euro, se invece si vuol rischiare anche di dover subire eventuali perdite derivanti dall’effetto cambio è possibile puntare su titoli americani e giapponesi: Vaalco energy, Ship healthcare holding, Oshkosh corp e Synnex.