I future sono tra gli strumenti più utilizzati per investire nelle materie prime, tuttavia gli esperti sono concordi nel ritenere che siano adatti soprattutto agli investitori finanziari e agli speculatori.
Per i risparmiatori, al contrario, la soluzione ottimale è quella di puntare ai diversi tipi di sondi di investimento, tra questi figurano i fondi comuni specializzati in azioni di aziende che guadagno con i rialzi delle materie prime, come le compagnie minerarie e petrolifere; gli Etf, fondi che seguono l’andamento di un indice di Borsa e che vengono quotati come le azioni; gli Etc che rappresentano contratti futures e che sono quotati come azioni; certificati emessi da banche o operatori finanziari e rappresentativi di un determinato indice.
Investire nelle materie prime rappresenta un ottima soluzione non solo al fine di limitare i rischi operando un’attenta diversificazione ma anche per cercare di cogliere le opportunità favorevoli offerte dal mercato. Secondo le previsioni degli esperti, infatti, nel corso del 2011 le materie prime continueranno ad essere un investimento conveniente a fronte dello scenario macroeconomico che si prospetta e che vede un’ulteriore svalutazione del dollaro. I migliori rendimenti saranno offerti soprattutto dai metalli preziosi, settore in cui come sempre a farla da padrone è l’oro.