Il Bitcoin torna a crescere, ancora una volta. Bisogna iniziare a temere questo andamento in grado di crescere così brillantemente anche dopo alcune battute di arresto? E’ inutile negarlo: questa criptovaluta, da diversi mesi a questa parte sembra essere inarrestabile.
Ed in grado di far rimpiangere a non poche persone il fatto di non aver voluto investire nella stessa i primi tempi della sua esistenza. Nato nel 2009, il Bitcoin ha superato per la prima volta, in questi giorni, la quota record di 6.000 dollari. Fattore questo che scatena negli investitori diverse reazioni: perché se da una parte permangono tutte le critiche ed di dubbi sullo stesso a causa dei tanti piccoli “incidenti di percorso” è altrettanto palese però che frenate a parte, le criptovalute in generale e questa nello specifico abbiano una capacità incredibile di resilienza e siano in grado di superare praticamente qualsiasi ostacolo.
E questo continua a favorire, da un certo punto di vista, l’entusiasmo di tutta una serie di investitori e di conseguenza il sostegno alla criptovaluta: come altro definire il guadagno dell’8% relativo ai giorni scorsi? E questo è accaduto dopo un crollo imponente sotto i 4 mila dollari delle ultime due settimane. Teoricamente non bisognerebbe avere paura di questa materia prima… o no?
Sta all’investitore giudicare: La BCE ha fatto sapere di essere in discussione in merito all’introduzione di restrizioni legali concrete per evitare azioni illecite e Cina e Corea del Sud, due delle piazze con più scambi su questo tipo di strumento stanno limitando exchange ed hanno ristretto le Ico, il lancio di nuove valute sul mercato. Cosa fa pensare questo?