Il prossimo cda di Tim, previsto per il 31 agosto prossimo, dovrebbe lanciare ufficialmente la società FiberCop nella quale dovrebbe poi confluire anche Open Fiber: uno strumento comune per gestire le infrastrutture della rete a banda larga in Italia.Nel frattempo, sul tema, è arrivato il via libera da parte del Governo.
Arrivato un via libera importante
Un ok dalla maggioranza e dai nomi che contano della coalizione alla guida del paese che ha appoggiato quello che è stato il percorso di costituzione della società da parte di Tim e di Cassa Depositi e Prestiti che ne è azionaria rilevante. All’incontro organizzato per discutere del progetto erano presenti il presidente del consiglio Giuseppe Conte, i ministri Roberto Gualtieri, Stefano Patuanelli, Paola Pisano, Alfonso Bonafede, Dario Franceschini e Roberto Speranza. Erano parte del meeting anche Andrea Orlando e Luigi Marattin e l’amministratore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo, il quale nel corso del dibattito ha illustrato il punto della situazione e i contenuti della trattativa.
Tra coloro che faranno parte della rete nella quale confluiranno Kkr e Fastweb e la rete secondaria di Tim, vi sarà anche Tiscali . Tra le due aziende di telecomunicazione è stato infatti sottoscritto un memorandum di intesa per definire i termini di una partnership legata proprio allo sviluppo del mercato della banda larga attraverso la partecipazione di Tiscali. Importante da ricordare: se in FiberCop si dovesse decidere di far confluire non solo la rete di Open Fiber, ma anche quella principale di Tim si rivelerà necessario eseguire dei correttivi di governance per bilanciare le presenze nel capitale.
Cosa accadrà a Tiscali in Fibercop
Cosa prevede l’accordo tra Tiscali e Tim per FiberCop? Secondo quanto spiegato dalle due società, la prima cosa che avrà luogo sarà la razionalizzazione della rete di Tiscali, al fine di creare condizioni tali da rendere più agevole il passaggio degli utenti dalla rete di Tiscali (che si poggia attualmente su OpenFiber, N.d.R.) alla rete di FiberCop. Agendo in questo modo si eviteranno duplicazioni e rallentamenti e Tiscali potrà riuscire ad abbattere i costi di infrastruttura di rete.
Ma non è tutto. Se si analizza la situazione sul medio e sul lungo termine, grazie alla nuova società di Tim, Tiscali potrà attivare un numero significativo di propri accessi e in seguito, rispettando i diritti e le prerogative riconosciute ai soci in virtù della disciplina statutaria, avere la possibilità di entrare a fare parte degli azionisti di FiberCop, attraverso il conferimento di un apposito ramo d’azienda.