Si avvicina la possibilità liquidazione per Alitalia: per quanto si tenti di nascondere la testa nella sabbia sarà quella la fine del vettore se Atlantia, sulla quale si sta dibattendo negli ultimi giorni, non sarà della partita.
Vero è allo stesso tempo che secondo alcune indiscrezioni stampa la stessa sarebbe più interessata di quello che farebbe vedere ufficialmente. Il dossier Alitalia è stato studiato dalla holding dei Benetton (che tra le altre cose controlla anche Autostrade per l’Italia, N.d.R) che in questo momento starebbe valutando il da farsi. Non dobbiamo dimenticare che Atlantia controlla Aeroporti di Roma ed un’eventuale liquidazione della compagnia porterebbe a gravi perdite.
Ad ogni modo, secondo quanto asserisce Il Fatto Quotidiano Atlantia sarebbe pronta ad ignorare quelli che sono i problemi con il Governo relativi al crollo del ponte Morandi di Genova e sarebbe intenzionata a prendere in considerazione un ruolo di prestigio all’interno della nuova NewCo alla quale la collaborazione della holding in tal senso risolverebbe moltissimi grattacapi. Economicamente parlando, sono necessari almeno 900 milioni di euro di nuovi capitali da mettere in gioco: Ferrovie dello Stato sarà presente per il 30%, Delta Airlines per il 15% ed il ministero del Tesoro parteciperà con un altro 15% convertendo il prestito ponte che dovrebbe, per non incorrere in infrazioni UE, essere restituito a giugno.
Atlantia ufficialmente rimane il più possibile impassibile, ma non mancano indiscrezioni anche dal punto di vista dei suoi programmi: ovvero si sostiene che che la società avrebbe convocato per il prossimo 26 aprile un cda straordinario proprio per discutere se entrare nella partita Alitalia con un capitale di circa 300 milioni.