Sarà difficile ottenere una vendita completa di Alitalia: e di questo le parti in causa sono coscienti. Al momento le interessante alla conclusione dell’offerta sembrerebbero essere Lufthansa, easyJet, Delta, forse Etihad, e alcuni fondi.
Una rosa davvero particolare quella che ci si aspetta che lunedì 16 ottobre formalizzi la propria offerta. Ma analizzando la situazione è impossibile non citare la fonte che all’AdnKronos ha spiegato che:
appare difficile, nonostante le aspettative dei commissari, che ci possa essere un’offerta congrua per l’intera compagnia ed è presumibile che le proposte di acquisto riguardino soprattutto la parte aviation. [Il problema principale riscontrato] è il perimetro, in estrema sintesi il numero di aerei e il numero di dipendenti, che le compagnie acquirenti sarebbero disponibili a rilevare.
Il punto è uno solo in realtà ed è quello che senza mezzi termini in passato ha espresso in modo pubblico Lufthansa: non si vuole prendere in mano un Alitalia che rischia di ritrovarsi come ora fra un massimo di 5 anni. Quello a cui puntano tutti è la creazione di un “vettore nuovo”, ovvero una compagnia aerea che ridimensionata possa essere parte di un network più ampio. Insomma, come è successo per Air Berlin attualmente rilevata proprio dalla compagnia tedesca sopracitata. E’ quindi comprensibile che il Governo, prolungando la scadenza del prestito ponte e i 300 milioni in più assicurati alla compagnia, voglia tentare di prendere tempo, per poter cedere ad una cessione migliore per, “vendere e non svendere” come ha sottolineato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio. Una situazione che si sarebbe potuta evitare se si fosse ottenuto un altro risultato al referendum interno.