Alitalia è la spina nel fianco dell’economia italiana al momento, ma il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ha deciso di prendere la parola nel weekend per rispondere alle voci che vedevano impossibile la vendita della compagnia: gli spazi ci sono ancora.
Anche se le offerte sono più deboli rispetto al passato. Ha sottolineato Calenda via Twitter:
I commissari hanno fatto quello che abbiamo chiesto. Gli acquirenti hanno rallentato per la situazione politica, ma gli spazi ci sono. La nazionalizzazione non elimina il problema industriale, la liquidazione vuol dire regalare rotte e aerei.
Insomma, la maggior parte delle opzioni che sono state proposte per risolvere la situazione in breve tempo vengono abbattute con un semplice tweet. Quello che è necessario ricordare per ciò che concerne Alitalia è che si tratta di un’azienda e come tale deve essere gestita. Le varie concessioni, su diversi livelli, che si sono susseguite hanno portato la situazione a sfuggire un po’ di mano. Per tanto tempo è stata l’offerta di Lufthansa a tenere banco: è stata considerata bassa rispetto al soggetto. Ed è comprensibile che i tre commissari non vogliano procedere ad una liquidazione che renderebbe vani tanti sforzi fatti soprattutto per i lavoratori.
Soprattutto in questo momento dove anche Cassa depositi e Prestiti apre ora all’ipotesi di divenire socio di minoranza, dando idealmente vita alla soluzione cordata voluta tanto dal fondo Cerberus che ha mostrato interesse all’acquisto ripetutamente mettendo come condizione la partecipazione dello Stato. Si riuscirà a concludere in tal senso? Questo ancora non è dato saperlo.