Il punto focale che nelle ultime sedute e dunque nelle ultime analisi, ha attirato l’attenzione degli analisti sul ruolo e sulla dinamica del dollaro americano si sta mostrando ben posizionata in quanto insistiamo ad vedere delle logiche correlative sensate che individuano vaghe dinamiche di risk on e risk off con protagonista il biglietto verde, venduto con Borse all’insù nel primo caso, e comprato con listini azionari in pressione nel secondo. Prematuro dunque dipingere un quadro organico da questo punto di vista, ma il warning va quanto meno lanciato. Il neo governatore della FED Janet Yellen, come peraltro impone il calendario istituzionale, continua ad essere molto attiva da un punto di vista comunicativo. Giovedì ha infatti tenuto un’altra audizione di fronte al Senate banking Committe nella quale, in primo luogo, ha attestato la pochezza di alcuni recenti dati dai principali indicatori macroeconomici i quali avrebbero palesato un rallentamento della spesa, con la parziale scusante però della storica ondata di gelo e maltempo verificatasi quest’anno in vaste aree degli Stati Uniti, spiega Davide Marone di Daily Fx. Ha dunque riaffermato che il Board dell’istituto centrale continuerà a monitorare con attenzione l’andamento degli indicatori economici, prima di introdurre i temi core: disoccupazione, inflazione e tapering.
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EurUsd: grande conferma è arrivata dal punto di vista della valenza del supporto di area 1,3650 che ha favorito ampi rimbalzi fino all’area di resistenza, di simile importanza, compresa tra 1,3720 e 1,3730.
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Il daily, con formazione di pin candle di test del supporto e della media mobile esponenziale a 21 periodi, suggerirebbe un forte segnale long che potrebbe dunque sfociare in tentativi di superamento dell’area sopracitata per rivedere le aree di massimo relativo a 1,3775. Da valutare dunque attentamente l’avvicinamento alla zona di resistenza, sfruttabile in ottica di vendita visto il potenziale buon rapporto rischio/rendimento verso l’1,3690.