La moneta britannica, grazie ai dati macro economici, potrebbe aver ritrovato un sentiero di crescita rispetto al principale competitors cioè il dollaro americano.
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Nel commento del DailyFX – FXCM Matteo Paganini e Davide Marone ci spiegano l’andamento del cross valutario in modo esauriente: ” la sterlina inglese, in posizione di forza rispetto al dollaro americano grazie al ritrovato status di valuta finanziaria ed alla sua ciclicità che, di fronte a dati in miglioramento soprattutto sul fronte dei servizi, sta mostrando i primi segni di quella che potrebbe essere una forza ritrovata. Una forza che non va a genio alla Banca Centrale d’Inghilterra che ha già lasciato trapelare qualche idea sulla sopravvalutazione della divisa di sua maestà, ma che di fronte alla potenziale uscita dal QE (attualmente pari a 375 miliardi di pound) potrebbe addirittura peggiorare.
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Non ci sono quindi motivi acroeconomici per pensare ad una forte perdita di valore della sterlina sia nei confronti dell’euro che del dollaro americano e, anche qui, fino a quando il timone del tapering sarà indirizzato verso uscite controllate che possono lasciare aspettative sulla liquidità immessa abbastanza controllate, il dollaro potrà far parte di quel paniere di valute che stanno cercando una svalutazione (qui, a differenza di quello che vedremo tra poco su Aud e Jpy il fenomeno è più strutturale, a causa dell’immensa quantità di valuta effettivamente immessa nel sistema senza essere stata sterilizzata)”.