Giornata con indici in disaccordo sulle borse Usa. Il rilascio dei dati sull’economia tedesca, lo Zew in leggero miglioramento, non ha fatto particolari movimenti nell’Euro.
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Wall Street contrastata. Il Dow Jones Industrial Average evidenzia una flessione dello 0,75% mentre lo S&P500 mostra un incremento dello 0,20% e il Nasdaq Composite dello 0,40%. Le perdite legate alle deboli trimestrali di Verizon Communications (-2%) e Johnson & Johnson (-2,50%) sono state compensate dai guadagni trainati dalla decisione del FMI di alzare le stime sulla crescita globale. In assenza di importanti cifre macroeconomiche gli investitori stanno cominciando a fare previsioni sulle prossime mosse della Federal Reserve. Crediamo che nel prossimo meeting della commissione operativa della banca centrale del paese a stelle e strisce (FOMC) i membri del Board possano decidere di diminuire ulteriormente gli stimoli monetari. Molto probabile infatti che Bernanke possa tagliare di altri 10 mld di dollari gli acquisti di titoli governativi (acquisti mensili passerebbero così da 75 a 65 mld di dollari al mese).
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Ricordiamo, avverte Vincenzo Longo di Ig, come la riunione di fine gennaio sarà l’ultima presieduta dall’attuale governatore. Da inizio febbraio sarà Janet Yellen a guidare il Federal Reserve System. Segnaliamo inoltre le trimestrali che saranno pubblicate alla chiusura di Wall Street (IBM e Texas Instruments). Dopo i deboli risultati di Intel (soprattutto in merito ai ricavi attesi nel 1T 2014) attesa per tali dati per avere un quadro sull’andamento del comparto prima dell’arrivo dei big del settore che saranno annunciati a fine mese (Microsoft e Apple).
I mercati europei, nonostante il buon avvio legato all’iniezione di liquidità decisa dalla PBOC (Banca Centrale della Cina), hanno terminato le contrattazioni vicine alla parità.