La maggior parte degli operatori finanziari, in base ad un report effettuato da Bloomberg, pensa che la Federal Reserve Americana, possa iniziare la manovra che prevede la diminuzione dell’acquisto di bond nel mese di marzo del 2014.
Ma non tutti la pensano allo stesso modo. Ad esempio gli specialisti che compongono il team di Exane BNP Paribas, sono di parere diametralmente opposto e individuano come in maggior misura possibile il mese di dicembre, per l’avvio del cosiddetto taperig.
Secondo quanto spiegano gli stessi analisti, ci sono alcune motivazioni a tal proposito: “ Va evidenziato che, dall’ultima riunione dell’FOMC, il contesto macro-economico presenta un livello di rischio minore. Una situazione che trova conferme nell’andamento del mercato obbligazionario e nelle stime su un possibile rialzo dei tassi ormai posticipate al Q3 2015”.
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Nello studio presentato gli economisti di Exane proseguono sostenendo che, “anche se l’avvio del tapering rappresenti una notizia negativa per i mercati nel breve termine con stress sul mercato obbligazionario e impatto sui mercati azionari e su quelli emergenti con deboli posizioni estere, il lancio dell’operazione rappresenta una buona notizia per l’economia poiché implica che la Fed é sempre più fiduciosa sulla sostenibilità della ripresa. Inoltre, dato che prima o poi il tapering dovrà avere inizio, mantenere lo status quo non ha un impatto positivo sul sentiment del mercato”.
Altro elemento rilevante è il fatto del cambio alla guida della Banca Centrale Americana che vedrà l’avvicendarsi dell’attuale presidente in carica Ben Bernanke, con la nuova eletta Janet Yellen, che ha confermato il suo status di “colomba”, con una appassionata difesa del QE.
Per gli economisti di Exane BNP Paribas, dato che i criteri indicati per un lancio del tapering nella pri mavera 2013 sono ora soddisfatti, una riduzione dell’acquisto di asset appare, dunque, giustificata a dicembre.