L’ex Amministratore delegato di Fastweb è in carcere già dal 26 Febbraio 2010 dopo che è stato travolto dalla maxi truffa dal valore di 2 Miliardi di Euro.
Secondo i legali di Scagliale accuse da parte della procura nei confronti dell’ex AD di Fastweb sarebbero infondate, visto la sua uscita da Fastweb prima che accadessero i fatti.
Secondo i giudici la richiesta dei legali di Scaglia di un ricorso al Tar sarebbe infondata, visto che il fondatore di Fastweb doveva sapere le cose che succedevano anche dopo alla sua assenza da Amministratore Delegato.
Secondo i Giudici nelle otto pagine di verbale si rende noto che i giudici non potevano non sapere , e che secondo le loro opinioni sarebbe lui il capo di tutta questa truffa colossale ai danni dell’erario.
Infatti secondo il riesame ci sarebbe Scaglia al vertice di una piramide di interessi che hanno ruotato attorno a un sistema di false fatturazioni che hanno fatto generare sia a telecom Sparkler che a Fastweb dei bilanci di IVA a credito del valore di 2 miliardi di euro.