La locomotiva che traina la maggior parte dei Pesi membri dell’Eurozona, si sa che è la Germania, grazie al suo potenziale industriale indiscusso. Anche nel prossimo 2014 le esportazioni dovrebbero risultare in crescita.
Secondo l’analisi fatta dal gruppo Allianz, nel consueto report Allianz Global Investor, ” L’accordo di una grande coalizione con i cristiano-democratici (CDU/CSU) ha ricevuto l’approvazione dei 470.000 membri del partito socialdemocratico tedesco (SPD). Matthias Born, Senior Portfolio Manager European and German Equities di Allianz Global Investors, spiega come il programma della grande coalizione potrebbe avere un impatto sulle imprese tedesche e sulla loro competitività:
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“La ratifica dell’accordo dai membri del SPD genererà un governo forte, stabilità e più aiuto per la zona euro. In termini di implicazioni per l’economia tedesca crediamo ci siano alcuni aspetti principali della transazione da sottolineare: innanzitutto la maggiore regolamentazione del mercato del lavoro, con l’introduzione del primo salario nazionale minimo di 8,50 EUR/ora dal 2015 e la disciplina più severa del lavoro temporaneo; in secondo luogo, l’impegno a spendere 23 miliardi di euro per l’istruzione, le infrastrutture di trasporto e l’attività di ricerca e sviluppo fino al 2017”.
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Guardando al 2014, Born osserva: “La domanda interna sarà sempre più un motore fondamentale della crescita. Ma le esportazioni, il secondo motore, dovrebbero anche migliorare grazie alla ripresa economica degli Stati Uniti e ad una selettiva domanda dai mercati emergenti. Avendo consolidato la quota di mercato in modo aggressivo negli ultimi dieci anni, le aziende tedesche riescono con successo ad espandere i loro mercati, anche ora che lo scenario è divenuto più complesso in alcuni mercati emergenti.