L’obiettivo della fusione è quello di attuare una semplificazione della struttura sulla base di quelle che sono le richieste arrivate dalla Banca d’Italia, un’operazione dalla quale deriverà un’importante riduzione dei costi soprattutto per via dell’eliminazione dei quattro consigli di amministrazione, delle quattro strutture di direzione generale e dell’Iva infragruppo.
[LEGGI] PIANO INDUSTRIALE BANCO POPOLARE 2013-2015
Ne deriva che il progetto di fusione che i vertici del gruppo bancario si preparano a varare includerà inevitabilmente anche un piano di esuberi. A riguardo, in particolare, in occasione della presentazione del piano industriale 2013-2015 si era parlato della chiusura di 140 sportelli e di una riduzione del personale per 1,220 unità, tuttavia bisognerà capire se i numeri rimarranno questi oppure se la fusione porterà ulteriori novità a riguardo.
Le indiscrezioni di stampa hanno spinto al rialzo il titolo Banco Popolare, che intorno alle 11:00 di stamane segna un guadagno del 2,41% a 1,442 euro dopo la leggera flessione dello 0,28% registrata ieri in chiusura.