A sorpresa l’indice tedesco Zew, che misura le aspettative sull’economia della Germania, a febbraio è balzato sui livelli più alti dal 2010. Gli analisti finanziari si aspettavano un dato migliore rispetto a gennaio, ma non fino a questo punto. L’indice Zew è salito a 48,2 punti, mentre il mese scorso si era attestato a 31,5 punti. Le stime di consenso erano per un incremento fino a 35 punti. Ad ogni modo si tratta del terzo rialzo mensile consecutivo. Sul forex l’euro resta stabile nei confronti di dollaro e yen.
In effetti, all’inizio l’ottimo dato sembrava potesse spingere con decisione al rialzo il cambio euro/dollaro, che però è salito solo fino a 1,3372 per poi tornare al di sotto di 1,3350. Il cambio euro/yen, invece, è salito fino a 125,24, ma poi è tornato a quotare tra 124,90 e 124,80. Diversa è stata, invece, la reazione per le borse europee, già positive in mattinata.
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I listini azionari hanno accelerato verso l’alto e sono ora tutti in territorio ampiamente positivo. In discesa gli spread sovrani, in particolare quello spagnolo che beneficia dell’ottima asta dei titoli di stato a 3 e 9 mesi che ha evidenziato il tutto esaurito (4 miliardi di euro) con tassi in lieve calo. Lo spread Btp-Bund è invece a 275 punti base.
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Sul forex gli investitori restano ancora dubbiosi sulla tenuta dell’euro, soprattutto dopo i dati deludenti sui pil dei principali paesi dell’Ue-17 pubblicati la scorsa settimana. La debolezza dell’economia europea potrebbe spingere gli investitori internazionali a ridurre l’esposizione in asset denominati in euro, soprattutto alla luce del robusto rally degli ultimi mesi.