Yen e petrolio pesano su economia asiatica

L’Asia è in profondo rosso. Ieri Tokyo ha chiuso al -1,4%; l’Hang Seng era negativo per lo 0,92%; in calo anche Shangai.

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Al contempo, il petrolio americano Wti è andato oltre i 46 dollari al barile, ma è apparso in calo in confronto ai massimi di Wall Street (46,36 dollari, -0,73%) per timori di scorte in recupero. Una situazione che si verificava mentre l’Eia aveva dichiarato che a partire dalla seconda metà del 2016 inizieranno a trovare finalmente un equilibrio produzione e richiesta mondiale di greggio. Sarà realmente così.

In questo clima economico lo yen si è rafforzato dello 0,3% a quota 108,74 contro il biglietto verde, recuperando così il calo registrato da inizio settimana. Questo ha mandato in rosso la Borsa di Tokyo.

Lo strategist di Barclays sul Forex, Shinichiro Kadota, ha dichiarato:

Crediamo che la Boj effettuerà un’altra manovra di allentamento a  luglio, ma c’è sempre la possibilità che la Banca centrale si muova già a giugno.

Nel frattempo cresce l’attesa degli investitori per la Cina. I dati sui nuovi prestiti e la massa monetaria saranno infatti pubblicati oggi,  mentre il rapporto sulla produzione industriale e le vendite al dettaglio sono in programma per domani.  La produzione industriale è attesa in calo ad aprile e i nuovi prestiti sono stimati in riduzione del 40% da marzo, secondo le previsioni di Bloomberg.

Intanto dagli Usa giunge la notizia che il colosso Apple investirà 1 miliardo di dollari su Didi, il concorrente cinese di Uber Technologies. Si tratta del maggior investimento del gigante tecnologico in un mercato critico. L’operazione su Didi Chuxing Technology è stata annunciata in California nel giorno in cui il titolo Apple, come scrive oggi Marketwatch (gruppo Wall Street Journal) ha ceduto il primo posto come società maggiore al mondo al concorrente Google.