Il sentiment sui mercati finanziari resta negativo, complice la diffusione del dato relativo all’indice IFO e al Pmi manifatturiero tedesco che hanno evidenziato ancora un rallentamento dell’attività economica in Germania. A ottobre c’è stata ancora una contrazione per il sesto mese di fila, peggio del mese di settembre. Secondo molti analisti finanziari l’economia tedesca rischia di entrare in recessione nella seconda metà di quest’anno. La reazione sui mercati europei è stata molto negativa: giù gli indici azionari, vendite sull’euro sui mercati valutari.
La stima flash sull’indice dei direttori acquisti Markit (Pmi) ha evidenziato a ottobre un calo del settore manifatturiero a 45,7 punti dai 47,4 di settembre. Gli analisti si aspettavano un dato nettamente migliore a 48 punti. Indicazioni negative anche dall’indice IFO. A ottobre l’indice IFO sul clima affari è sceso a 100 punti da 101,4 punti contro le attese degli analisti a 101,6 punti.
E’ andato male anche l’indice IFO sulle aspettative: 93,2 punti contro stime di consensus di 93,6 punti. Sul Forex il tasso di cambio euro/dollaro ha reagito male alla pubblicazione del dato, passando da area 1,2990 a 1,2920. In apertura di contrattazioni in Europa, era avvenuto un timido tentativo dei compratori di sbaragliare la resistenza chiave di 1,30 ma senza successo. Poco sotto 1,30 si è formata un’area di distribuzione dei prezzi, che poi ha generato un sell-off deciso nei minuti successivi.
Nel brevissimo periodo il cambio euro/dollaro potrebbe effettuare un pullback verso 1,2950, ma nelle prossime ore non va escluso un nuovo approfondimento ribassista verso 1,29 – 1,2880. In forte calo anche euro/yen, che è sceso fin sotto 103 a partire dall’area chiave di 103,80. Nelle prossime ore potrebbe avvenire un nuovo calo verso il supporto di 102,50.