Ieri l’euro ha vissuto una seduta positiva, nonostante l’apertura shock con un ampio gap down e nuovo minimo a oltre tre mesi contro dollaro a 1.2954. L’eccessivo ipervenduto ha dato la possibilità al cambio euro/dollaro di riprendersi e salire fin sopra 1.3060. Tuttavia, da questi livelli si è formata la prima opposizione post-rimbalzo che nel brevissimo periodo potrebbe far scendere il cambio verso 1.30.
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E’ probabile che euro/dollaro possa scendere con decisione anche fin sotto 1.30 se sui mercati finanziari dovesse tornare un mood negativo. Osservando l’apertura dei futures europei, sembra che l’inizio di contrattazioni dovrebbe essere caratterizzato da una prevalenza di vendite per cui anche euro/dollaro potrebbe soffrire nella prima parte della seduta.
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C’è da dire che la volatilità di brevissimo periodo è molto elevata, per cui il cambio euro/dollaro potrebbe anche salire sull’ottovolante e mostrare più volte nel corso della giornata dei movimenti erratici sia al rialzo che al ribasso. Ad ogni modo, se non dovesse esserci la ricopertura completa del gap fino a 1.3080, il ritorno deciso sotto 1.30 andrebbe interpretato come un segnale di debolezza e aprirebbe le porte a target posti a 1.2950 prima e 1.2870 poi.