Le inversioni di rischio a un mese delta-25 dell’EUR/DKK hanno avviato la settimana con un lieve rialzo, dal momento che il complesso EUR è preparato a una correzione dopo il crollo di cinque centesimi della scorsa settimana.
Rimangono nonostante ciò le tensioni per quanto riguarda il cross EUR/DKK, perché il mercato non si è bevuto del tutto i due tagli consecutivi dei tassi operati dalla Banca Nazionale di Danimarca (BND) la scorsa settimana, per lo meno sui mercati dei derivati. Con questi interventi, la BND ha solo catalizzato l’attenzione sull’ancoraggio EUR/DKK, interventi silenziosi sul forex avrebbero invece evitato la corsa speculativa verso i corti sull’EUR/DKK. Ricordiamo a margine che il mercato per i derivati sull’EUR/DKK è molto ristretto, con volumi molto scarsi perchè l’ancoraggio EUR/DKK esiste da molto tempo. Ciò significa che i movimenti bruschi potrebbero essere determinati da mancanza di liquidità del mercato e non da massicce modifiche nelle posizioni. Da quanto vediamo, però, il mercato si è spostato aggressivamente da opzioni call a put nette sull’EUR/DKK e continua a essere decisamente negativo.
La bassissima liquidità sulle inversioni di rischio porta a esaminare nel dettaglio la situazione sui mercati dei future. La base incrociata della valuta a 3 mesi per l’EUR/DKK si è invertita bruscamente, confermando la preferenza per un EUR/DKK più debole sul mercato dei future. Ciò significa che ora lo stress sui mercati viene messo in conto sulla curva dei future, il che amplierà la questione anche ai prossimi mesi.
A oggi, la situazione non è preoccupante (visto che la preferenza non esula dalla fascia storica), ma l’ancoraggio EUR/DKK sarà sicuramente soggetto a nuovi stress. Sebbene la BND abbia ancora spazio di manovra per difendere l’ancoraggio, secondo noi due interventi nel giro di una settimana hanno catalizzato l’attenzione degli speculatori e potrebbero spingere la banca verso strategie difensive più aggressive nelle settimane e nei mesi a venire.