Da un punto di vista tecnico, la reazione dai minimi avvenuta a partire da ieri pomeriggio potrebbe proseguire ancora nella prima parte della seduta odierna. Potrebbe avvenire la ricopertura del gap down ancora non chiuso completamente, per cui i prezzi potrebbero salire almeno fino a 1,2180 – 1,22. Tuttavia, considerando la forza del bearish trend in atto non va escluso un immediato ritorno dell’azione dei venditori con test del minimo di ieri posto a 1,2066.
Se dovesse avvenire il breakout ribassista dell’area di supporto posta a 1,2070-60, il cambio euro/dollaro potrebbe scendere subito fino a 1,20 e dirigersi verso l’area di supporto di medio-lungo periodo posta a 1,1880. Nel brevissimo periodo si è formata sul grafico a 60 minuti una congestione tra 1,2130 e 1,2110, che se rotta al ribasso potrebbe creare i presupposti per un’accelerazione ribassista.
Il cambio euro/dollaro è molto debole, ma lo stesso vale anche per euro/yen che ieri ha toccato il minimo più basso degli ultimi undici anni a 94,23. Non va escluso un ritorno delle vendite già a partire da questa mattina, con target a 94,20 prima e 93,70 poi. Il cambio euro/sterlina, invece, è tornato sopra 0,78 e potrebbe ancora proseguire il rimbalzo fino a 0,7850-60.